Roma, 31 maggio 2023 – Può capitare che facendo una radiografia o una TAC del torace per un motivo qualsiasi si ‘trovi’ un nodulo del polmone. E allora cosa fare? A chi rivolgersi? Per venire incontro a queste persone, spesso smarrite di fronte a questa diagnosi carica di dubbi, di incertezze e sicuramente di timori, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ha di recente attivato l’Ambulatorio del Nodulo Polmonare, che accoglie questi pazienti e, dopo la prima visita, se necessario, li inserisce all’interno del ‘percorso polmone’.
Il ‘percorso’ è un PDTA interno che prende per mano i pazienti, guidandoli attraverso i vari step (TAC polmone con mezzo di contrasto, PET/TAC, Broncoscopia con ecografia endobronchiale, biopsia TAC guidata) necessari per arrivare a una diagnosi ben circostanziata e indirizzarli quindi verso il trattamento più appropriato per il loro caso specifico.
“Ogni anno al Gemelli operiamo circa 500 casi di tumore del polmone – ricorda Stefano Margaritora, Direttore della UOC di Chirurgia Toracica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e Professore Ordinario di Chirurgia Toracica all’Università Cattolica, campus di Roma – ma la strada per arrivare al trattamento, chirurgico o oncologico, a volte è lunga e porta via molto tempo, se non avviene all’interno di un percorso ben organizzato come quello disegnato nel nostro PDTA. Per questo abbiamo deciso di aprire questo ambulatorio, che è una sorta di ‘porta’ aperta verso l’esterno, per accogliere le persone con una diagnosi di nodulo polmonare e permettere loro di accedere facilmente e rapidamente al percorso diagnostico-terapeutico, messo a punto qui al Gemelli”.
L’importanza della diagnosi precoce. Ogni anno vengono diagnosticati in Italia circa 42.000 nuovi casi di cancro del polmone (1.200 dei quali all’interno del Comprehensive Cancer Center del Gemelli); purtroppo in 8 casi su 10 si tratta di tumori in stadio avanzato, che limita di molto sia le possibilità di trattamento, che di guarigione.
Per questo è fondamentale la diagnosi precoce, mirata soprattutto alle categorie a rischio, tipicamente quella dei forti fumatori da almeno 20 anni (i maschi fumatori hanno un rischio maggiorato di 23 volte di sviluppare nel corso della vita un tumore del polmone). E la possibilità di accedere rapidamente ai vari passaggi di un iter diagnostico complesso è fondamentale per i pazienti.
Lo screening del tumore del polmone nei soggetti a rischio. Il 90% circa di tutti i decessi da tumore del polmone è ancora oggi correlabile al fumo, che peraltro è un importante fattore di rischio anche per tanti altri tumori e malattie croniche. Molte società scientifiche nord americane si sono già pronunciate in materia di ‘screening’ del tumore del polmone; l’Europa (e l’Italia) non ancora.
Le ultime linee guida americane (US Preventive Services Task Force e National Comprehensive Cancer Network) suggeriscono di sottoporre ogni anno a Tac torace spirale a basso dosaggio, i soggetti ad alto rischio, cioè quelli al di sopra dei 50 anni con una ‘carriera’ da fumatori quantificabile in ≥20 pack/anno (corrispondenti a ≥ 20 sigarette al giorno, fumate per 20 anni), che siano ancora fumatori attivi o che abbiamo smesso da meno di 15 anni.
La Giornata Mondiale contro il Fumo (World no Tobacco Day), si celebra ogni anno il 31 maggio a partire dal 1988. Scopo delle celebrazioni è di accendere i riflettori sull’epidemia di tabacco e sui danni e le morti premature che causa.