L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro condivide la ‘visione 70:35’ dell’European Cancer Concord che punta a portare al 70% entro il 2035 la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti oncologici in Europa
Milano, 3 febbraio 2017 – I numeri parlano chiaro: nel 2016, solo in Italia, si sono registrati circa 1.000 nuovi casi di cancro al giorno. Ciò significa che ogni anno circa 365 mila persone, 190 mila uomini e 176 mila donne, ricevono una diagnosi di cancro. Il dato positivo è che in Italia si guarisce di più, come testimoniano gli ultimi dati che ci vedono al vertice in Europa per la sopravvivenza a cinque anni, migliorata rispetto al quinquennio precedente sia per gli uomini (55%), sia per le donne (63%). (*)
L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ha contribuito a questo risultato garantendo continuità di finanziamenti ai ricercatori più meritevoli. Solo poche settimane fa AIRC e la sua Fondazione hanno stanziato 102 milioni di euro per 680 progetti di ricerca e programmi di formazione che vedono coinvolti circa 5.000 ricercatori al lavoro in laboratori di università, ospedali e istituzioni di ricerca in tutta Italia, prevalentemente in strutture pubbliche, con un beneficio tangibile per i sistemi della ricerca e della sanità del nostro Paese.
In occasione del World Cancer Day (sabato 4 febbraio 2017), AIRC condivide e rilancia la ‘visione 70:35’ dell’European Cancer Concord (ECC) che vuole portare al 70% entro il 2035 la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti oncologici in Europa.
“L’obiettivo 70:35 può sembrare ambizioso ma è raggiungibile in molte regioni europee – spiega Carlo La Vecchia, ricercatore AIRC all’Università degli Studi di Milano e membro dell’ECC – Sarà però necessario superare le notevoli disuguaglianze sia inter che intra-nazionali ancora esistenti per raggiungerlo ovunque”.
Questo traguardo può essere raggiunto solo migliorando ulteriormente la diagnosi e la cura dei tumori, sostenendo la ricerca e l’innovazione per favorire un rapido trasferimento delle conoscenze dal laboratorio alla pratica clinica.
In Italia l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro finanzia numerosi progetti di ricerca traslazionale (dal bancone di laboratorio al letto del paziente e viceversa) e di diagnosi precoce, per riconoscere la comparsa o la recidiva di tumore molto prima che sia evidente con la diagnostica tradizionale (le cosiddette biopsie liquide).
(*) fonte: I numeri del cancro in Italia, 2016 a cura di AIRTUM e AIOM
fonte: ufficio stampa