West Nile Virus, in Lombardia il test NAT garantisce sicurezza nelle donazioni di sangue

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Milano, 1 settembre 2018 – “Nessun rischio per le donazioni di sangue in Lombardia – lo conferma Oscar Bianchi, presidente di Avis Regionale Lombardia – Anzi in qualche caso proprio dalle analisi sul sangue donato si è potuta individuare la presenza della Febbre del Nido e intervenire con celerità”.

Tra le regioni promotrici del Nucleic Acid Test (NAT) anche la Lombardia. Il test NAT va effettuato contestualmente alla donazione di sangue e permette di rilevare la presenza del West Nile Virus (WNV) e di evitare così la trasmissione trasfusionale dell’infezione.

A spiegarlo è proprio Avis Regionale Lombardia: “I donatori e le donatrici verranno sottoposti al Test NAT qualora avessero soggiornato per almeno una notte nelle aree interessate dalla segnalazione del West Nile Virus. Potranno quindi comunque donare e verrà loro prelevata una piccola provetta per il Test. Non occorre preoccuparsi e nemmeno autosospendersi, basta avvisare il medico del Punto di Raccolta”.

Sarà il Test a verificare la necessità di sospendere il donatore, solo nel caso vi sia evidenza di infezione. Quindi nessun problema per la salute dei donatori e dei riceventi.

La West Nile (Febbre del Nilo) è una malattia il cui contagio avviene tramite la puntura della zanzara comune (Culex) e i serbatoi di infezione sono gli uccelli migratori e gli animali domestici, nei cui corpi il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese.

A partire dal 2010 viene applicato anche in Lombardia il Piano integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu, emanato annualmente dal Ministero della Salute e basato sul monitoraggio veterinario su uccelli selvatici e su insetti vettori, associato ad ulteriori verifiche previste dal Piano nazionale veterinario e ai successivi aggiornamenti su altre patologie emergenti (es. Chikungunya, Dengue…).

Quest’anno, già nella seconda metà di giugno, i laboratori della rete trasfusionale regionale hanno predisposto apparecchiature e materiali necessari per l’esecuzione del test WNV in modalità on demand, cioè al bisogno, sulla base delle indicazioni costantemente ricevute dalla Struttura Regionale di Coordinamento e dal Centro Nazionale Sangue.

In caso di segnalazione della circolazione del WNV in una determinata area provinciale, vengono subito attivate le misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale del virus tramite emocomponenti labili raccolti da donatori che hanno soggiornato in quell’area, asintomatici ma potenziali portatori dell’infezione.

Per mantenere l’autosufficienza in termini di scorte di sangue, così a rischio proprio nel periodo estivo, è ormai consuetudine applicare lo screening di laboratorio in alternativa all’esclusione preventiva del donatore per 28 giorni.

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