Ferrara, 24 giugno 2019 – Il 25 giugno si celebra la Giornata mondiale della Vitiligine. La vitiligine (o vitiligo) è una patologia caratterizzata da depigmentazione cutanea, che colpisce lo 0.5-1% della popolazione. Si contraddistingue per la comparsa, in varie parti del corpo, di chiazze bianche qualche volta delimitate da un bordo iperpigmentato o infiammatorio.
Può presentarsi in forme focali o segmentarie (che coinvolgono meno del 10% della superficie corporea) o in forme più estese (forme generalizzate). Pur essendo asintomatica, l’interessamento di parti del corpo esposte determina una severa alterazione della qualità di vita dei pazienti; inoltre l’assenza di melanina espone i soggetti a possibili scottature dopo esposizioni solari anche moderate.
La vitiligine è una dermatosi ad eziopatogenesi autoimmunitaria causata da distruzione dei melanociti o perdita della loro funzionalità. Questa patologia è frequentemente associata ad altre malattie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto, la celiachia o patologie reumatologiche.
La diagnosi di vitiligine è sostanzialmente clinica e solo raramente occorre ricorrere ad esame istologico. In ogni caso è sempre necessario verificare, con esami clinici e laboratoristici, l’assenza di altri disturbi autoimmuni nel paziente. La diagnosi precoce della malattia è associata ad una maggior possibilità di successo nel trattamento.
Tra le varie terapie proposte ci sono gli steroidi topici e gli inibitori topici della calcineurina che sono raccomandati per le forme limitate di vitiligine, nelle forme più estese, invece, può essere consigliata una terapia con steroidi sistemici. Un’opzione terapeutica è rappresentata dalla fototerapia (PUVA terapia o, più recentemente, UVB narrow band).