Roma, 11 ottobre 2018 – Verrà presentata venerdì 12 ottobre alle 17.00, presso il Museo Regionale Palazzo d’Aumale di Terrasini, Palermo, VISIONS OF THE EARTH – L’arte e la cultura visuale sismografica e vulcanologica, la mostra organizzata dal Collettivo Neuma in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
L’inaugurazione sarà preceduta da una preview del Collettivo Neuma in collaborazione con l’INGV, in programma oggi 11 ottobre alle 20.30 presso il Cinema Rouge et Noir di Palermo, a cui seguirà la proiezione del film “Il senso della bellezza” del regista romano Valerio Jalongo, presente in sala e alla cerimonia di apertura.
L’esposizione affronta il tema della visualizzazione e della salvaguardia della Terra, nella relazione Arte/Scienza, mediante tecnologie di osservazione utilizzate in sismologia e vulcanologia. Benché i terremoti e le eruzioni vulcaniche abbiano alimentato miti e leggende nel corso della storia, la ricerca attraverso strumentazioni sempre più tecnologicamente avanzate è relativamente giovane e l’iconografia legata a questa imprescindibile tecnologia lo è ancor di più.
I visitatori potranno osservare strumenti di rilevamento, come sismografi di terra e di mare, plastici con sistemi di misura dei gas vulcanici e riproduzioni di vulcani in scala ridotta, forniti per l’occasione dall’INGV di Catania, Palermo e Gibilmanna.
VISIONS OF THE EARTH promuove e diffonde una coscienza estesa dell’immaginazione scientifica e artistica, dove gli strumenti per lo studio, la salvaguardia e la visualizzazione della terra diventano dei media che interagiscono, informando e ispirando le opere degli artisti del Collettivo Neuma che hanno fatto uso di tali prospettive scientifiche come anche dei loro oggetti di studio (terra, mare, vulcani, atmosfera) per realizzare i loro lavori. L’arte sismografica e vulcanologica, raffigurando un’inedita visione estetica dei moti terrestri e marini e del mondo vulcanico, permette una riflessione sul valore multiprospettico dello sguardo umano che non si limita mai e soltanto a registrare il reale ponendolo in compartimenti stagni, ma lo eccede nel flusso di immagini che, nell’osmosi dei media contemporanei, ora sono della scienza, ora dell’arte.
La mostra sarà visitabile dal 12 ottobre al 14 dicembre, dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00. Lunedì chiuso, ingresso gratuito.