Bologna, 10 marzo 2022 – Mi aggredisci o penso che tu stia per farlo? Basta attivare lo speciale gilet anti-aggressione, per lanciare un potente allarme sonoro, contestuale all’invio di una telefonata e di un SMS con coordinate GPS alla vigilanza interna per il Sant’Orsola e alle Forze dell’Ordine per l’Azienda USL di Bologna, con accensione di luci LED lampeggianti.
Il sistema rileva, inoltre, se la persona è a terra o immobile per troppo tempo e in tal caso invia automaticamente la chiamata di emergenza. Il tutto in un gilet di soli 190 g. Il dispositivo consente due tipi di attivazione: volontaria schiacciando un pulsante o automatica in caso di un malore con/o senza perdita di coscienza.
Ad aprile comincia la sperimentazione del gilet sul personale sanitario dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola e su quello dell’Azienda USL di Bologna, in particolare su chi ha necessità di spostamenti notturni o comunque lavora spesso in solitudine.
Per l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola si tratta di personale del servizio Dialisi, Anatomia Patologica, Psichiatria, Anestesia e Rianimazione che per espletare la sua attività e fornire consulenze ai malati ricoverati nei diversi padiglioni dell’IRCCS, deve necessariamente spostarsi anche di notte e quasi sempre da solo.
L’Azienda USL di Bologna, invece, sperimenterà il gilet Negroli con gli operatori del 118, del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, e con i Medici di Continuità Assistenziale.
Alla realizzazione del progetto, su mandato delle Direzioni Aziendali, partecipa un gruppo multidisciplinare, interaziendale composto da vari servizi e reparti, quali ad es. il Servizio di Prevenzione e Protezione, la Medicina del Lavoro, Medicina Legale e Gestione Integrata del Rischio, la Cardiologia, la Neurochirurgia, i Servizi Informatici e Tecnici dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico di Sant’Orsola e dell’Azienda USL di Bologna.