Ne parliamo con la dott.ssa Clelia De Sisti, Direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Ferrara, e con il dott. Marco Libanore, Direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive-Immunodeficienze virali dell’Ospedale di Cona
Ferrara, 8 luglio 2023 – La “stagione calda” corrisponde con la partenza per le classiche ferie estive. Da una parte il giustificato entusiasmo per l’inizio di un periodo di riposo e divertimento, dall’altro il senso di responsabilità verso la propria salute e quella delle persone che viaggiano con noi.
Per questo motivo anche l’Area Comunicazione delle Aziende Sanitarie ferraresi ha deciso di iniziare un piccolo “viaggio” di informazione su come affrontare, dal punto di vista sanitario, le ferie estive. Verranno trattate le principali problematiche, relative alla salute, che si possono incontrare lontani da casa, sia in Italia che all’estero. Consigli, ma anche spiegazioni su come prevenire alcune patologie e cosa portare in valigia per non farsi trovare impreparati.
Il nostro viaggio prosegue parlando di “Vaccinazioni per viaggi in paesi tropicali e non solo”. Su questo abbiamo interpellato la dott.ssa Clelia De Sisti, Direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara e il dott. Marco Libanore, Direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive-Immunodeficienze virali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.
Sempre più persone viaggiano, specialmente in aree tropicali, esponendosi a diversi rischi sanitari in ambienti che non sono familiari. Questi rischi dipendono da diversi fattori: destinazione, tipologia e durata del viaggio, periodo dell’anno in cui si viaggia, stato di salute e attenzione del viaggiatore alla prevenzione.
“Un viaggio va preparato per tempo – afferma la dott.ssa De Sisti – ed è bene essere informati sulla propria destinazione, conoscendo clima, condizioni di vita, condizioni ambientali, profilassi o eventuali vaccinazioni da eseguire. La preparazione al viaggio, soprattutto in caso di “viaggi d’avventura”, o se la meta è un Paese dell’area tropicale o equatoriale, o in alta quota, va organizzata almeno 4-6 settimane prima della partenza. Occorre documentarsi con precisione sulla situazione sanitaria che si può trovare nel Paese di destinazione e, soprattutto, se è necessario eseguire la profilassi contro la malaria o se è d’obbligo vaccinarsi contro specifiche malattie infettive”.
“Al riguardo può essere utile leggere una guida sul Paese di destinazione che, normalmente, contiene anche informazioni sulle precauzioni da adottare per non correre rischi per la salute. Prima della partenza è consigliato effettuare una “consulenza viaggiatori” presso l’Unità Operativa Igiene Pubblica della AUSL – prosegue De Sisti – Il personale medico potrà informare i viaggiatori sulle principali norme da seguire in terra straniera per ridurre il rischio di contrarre malattie e pianificare un calendario vaccinale basato sull’itinerario di viaggio, tipologia delle attività che si intendono svolgere, nonché sulle esigenze del viaggiatore”.
“Le vaccinazioni – evidenzia il dott. Libanore – costituiscono il più importante ed efficace metodo preventivo di molte delle patologie infettive che si possono contrarre durante i viaggi internazionali. A seconda della meta, del tipo di viaggio, del periodo di permanenza e delle condizioni di salute personali, è inoltre consigliata la vaccinazione contro malattie infettive specifiche come il colera, l’encefalite giapponese, l’encefalite da zecche, l’epatite A, l’epatite B, la febbre gialla, la febbre tifoide, la meningite meningococcica e la rabbia”.
Le principali vaccinazioni e come eseguirle
- La vaccinazione per il colera è raccomandata solo per i viaggiatori che si recano in zone endemiche o in aree di recente epidemia per eventi disastrosi. In Paesi a basso rischio è sufficiente l’adozione di corrette norme igieniche e le dovute precauzioni per evitare di consumare cibi o bevande contaminati. Il vaccino per prevenire il colera viene somministrato per via orale in due dosi a 7-40 giorni una dall’altra.
- La vaccinazione per l’encefalite giapponese è raccomandata per i viaggiatori che si recano in Asia per almeno un mese durante la stagione delle piogge oppure a viaggiatori che soggiornano in aree endemiche per un periodo inferiore ad un mese ma svolgono attività a rischio, quali trekking, campeggio, pesca e attività con una prolungata esposizione all’aperto o che permangono in aree rurali, soprattutto durante l’irrigazione dei terreni agricoli. Il vaccino contro l’encefalite giapponese viene somministrato per via intramuscolare in due dosi a distanza di 4 settimane l’una dall’altra.
- La vaccinazione per l’encefalite da zecche invece è raccomandata per i viaggiatori ad alto rischio che vivono o soggiornano in aree rurali o forestali fino ad altitudini di circa 1.400 metri che si recano in aree endemiche. Attualmente i Paesi considerati a maggior rischio sono gli Stati Baltici, la Slovenia e la Russia. Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare in tre dosi: 4-12 settimane tra la prima e la seconda dose e 9-12 mesi tra la seconda e la terza dose.
- La vaccinazione per l’epatite A è raccomandata per tutti i viaggiatori non immuni che si recano in paesi o in aree a rischio soprattutto per soggiorni in luoghi privi di fognature adeguate e con bassi livelli igienico-sanitari: l’infezione è particolarmente diffusa in Africa, Asia, Paesi del Bacino del Mediterraneo, Medio Oriente, Centro e Sud America. Il vaccino contro l’epatite A viene somministrato per via intramuscolare in due dosi a 6 mesi l’una dall’altra.
- La vaccinazione per l’epatite B è raccomandata per tutti i viaggiatori non vaccinati che si recano in paesi o in aree a rischio: l’infezione è particolarmente diffusa in Africa e Asia. Il vaccino per l’epatite B viene somministrato per via intramuscolare in tre dosi a 0, 1 e 6 mesi l’una dall’altra.
- La vaccinazione per la febbre gialla è raccomandata a tutti i viaggiatori diretti nei Paesi dell’Africa centrale, occidentale e orientale e del Sud America in cui la malattia è endemica. In alcuni paesi vige l’obbligo, dettato dal Regolamento Sanitario Internazionale, di richiedere un certificato valido di vaccinazione per la febbre gialla: anche solo per il transito aeroportuale. Il vaccino è somministrato per via sottocutanea o intramuscolare in un’unica dose.
- Il vaccino per la febbre tifoide è raccomandato per i viaggiatori che si recano in aree endemiche, soprattutto quando la permanenza in tali aree è superiore a un mese o quando ci si reca in India o in zone con ceppi di Salmonella typhi resistenti agli antibiotici come ad esempio in Vietnam e Tajikistan. Sono disponibili due tipi di vaccino: quello orale da assumere in tre dosi a giorni alterni e quello intramuscolare in un’unica dose.
- La vaccinazione per la meningite meningococcica è raccomandata per tutti i viaggiatori che si recano in paesi della zona subsahariana, soprattutto coloro che permangono per tempi lunghi a stretto contatto con la popolazione locale, o in aree con epidemie in atto. Inoltre la vaccinazione è obbligatoria per tutti i viaggiatori che si recano in pellegrinaggio a La Mecca. Sono disponibili due tipi di vaccino somministrabili in un’unica dose, per via sottocutanea o via intramuscolare.
- La vaccinazione per la rabbia è raccomandata per tutti i viaggiatori diretti in aree endemiche di Asia, Africa e America Latina che presentino un significativo e prevedibile rischio di esposizione alla rabbia: ovvero viaggiatori coinvolti in attività che potrebbero portarli a diretto contatto con cani, pipistrelli e animali selvatici. Il vaccino è somministrato per via intramuscolare o intradermica in tre dosi: 7 giorni tra la prima e la seconda dose e 21-28 giorni tra la seconda e la terza.