Vertice delle Nazioni Unite sulla tubercolosi, negoziati a rischio per l’accesso ai farmaci

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Il governo degli Stati Uniti esercita forti pressioni, e minaccia di non firmare la dichiarazione

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Roma/New York, 23 luglio 2018 – Medici Senza Frontiere (MSF) avverte preoccupato che i Paesi coinvolti nel negoziato sulla dichiarazione finale per il Meeting delle Nazioni Unite sulla Tubercolosi (TB) che si terrà a settembre, stanno subendo forti pressioni per eliminare ogni riferimento ai diritti dei governi di intraprendere azioni legali e difendere l’accesso a farmaci a prezzi accessibili per i propri cittadini.

I negoziati, in corso da quasi due mesi, si sono conclusi questo fine settimana a New York, ma uno degli ultimi punti critici rimane quello sulla salvaguardia della salute pubblica sancita dagli accordi dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) sui diritti di proprietà intellettuale (TRIPS).

Esso consente ai governi, tra le altre cose, di rilasciare “licenze obbligatorie” per la produzione o l’importazione di versioni generiche di un farmaco coperto da brevetto nell’interesse della salute pubblica, al fine di garantire l’accesso ai trattamenti a tutte le persone che ne hanno bisogno.

L’accessibilità ai farmaci e l’uso delle flessibilità sancite nei TRIPS sono stati poi confermati in numerosi consessi internazionali, inclusa la Dichiarazione di alto livello delle Nazioni Unite sulla resistenza antimicrobica (AMR).

“Com’è possibile che i leader mondiali si riuniscano per la prima volta per decidere come eradicare le malattie infettive più letali al mondo, mentre alcuni paesi, sostenuti dalle proprie lobby farmaceutiche, spingono per rimuovere qualsiasi menzione sulla necessità di fornire farmaci salvavita a prezzi accessibili” afferma Sharonann Lynch, esperta di HIV e TB per la campagna sull’Accesso ai Farmaci di MSF.

“La TB resistente ai farmaci (DR-TB) è un’emergenza di salute pubblica, quindi è evidente che il mondo dovrà imprimere un’accelerazione nella risposta a questa malattia se vorrà davvero ridurre le tante morti inutili. Bloccare le versioni generiche di farmaci più economiche e fondamentali per incrementare il numero di pazienti affetti da DR-TB sotto trattamento, non è certo il modo giusto per farlo”, prosegue Lynch.

I colloqui sulla dichiarazione riguardo la TB si sarebbero dovuti concludere, ma sono proseguiti oggi senza giungere a una conclusione. Gli Stati Uniti esercitano un’enorme pressione sugli altri negoziatori rifiutandosi di firmare la dichiarazione durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite se verrà utilizzato il linguaggio attualmente contenuto nel paragrafo (PP19) che “riconosce l’importanza dei farmaci a prezzi accessibili” ed “esorta i Paesi a far rispettare le norme sulla proprietà intellettuale in modo da promuoverne l’accesso”.

Il cosiddetto blocco “Gruppo dei 77”, composto dai Paesi in via di sviluppo è messo sotto pressione affinché si abbandonino tutti i riferimenti alla dichiarazione di Doha dell’OMC del 2001 che aveva sancito la flessibilità delle norme e la tutela della salute pubblica all’interno degli accordi TRIPS.

I negoziatori dovrebbero concludere il testo della dichiarazione entro lunedì, dopodiché, secondo quanto stabilito, non sarà più riaperto.

“Facciamo appello a tutti i Paesi, compresi quelli del Gruppo dei 77, e a Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, particolarmente colpiti dalla sfida contro la tubercolosi, affinché reagiscano agli attacchi per tenere i farmaci al di fuori dalla portata delle persone che ne hanno più bisogno” dichiara Leena Menghaney, responsabile della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF in Asia.

“Questo imminente vertice sulla TB è un’occasione importante per riaffermare i diritti dei Paesi di poter fornire ai propri cittadini farmaci a prezzi accessibili. Non possiamo perdere questa opportunità”, conclude Menghaney.

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