Roma, 6 ottobre 2023 – Le Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale della persona anziana sono state concluse e a giorni verranno consegnate al Sistema Nazionale delle Linea Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Questo strumento permette di determinare un percorso condiviso nella presa in carico dei pazienti anziani ricoverati in ospedale con malattie acute o riacutizzazione di malattie corniche, riducendo le ri-ospedalizzazioni e i trasferimenti in casa di riposo (le istituzionalizzazioni). Inoltre, diventerà più agevole la gestione dell’anziano a domicilio, riducendo i ricoveri ospedalieri non appropriati e alla fine migliorando la qualità di cura e assistenza.
Si tratta di un cambio di paradigma a livello assistenziale, che per essere implementato necessita di un percorso di adattamento del nostro sistema sociosanitario che richiederà tempo e aggiustamenti organizzativi. Questo è uno dei temi al centro del 37° Congresso Nazionale della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio, che si svolge dal 4 al 6 ottobre a Catanzaro, con la presidenza del prof. Alberto Pilotto e del dott. Giovanni Ruotolo.
La Valutazione Multidimensionale per capire le esigenze dell’anziano
Gli anziani rappresentano una popolazione eterogenea in termini di stato di salute ma anche funzionale, cognitivo, psicosociale ed economico. La Valutazione Multidimensionale studia tutti questi domini (o “dimensioni”) in maniera integrata con strumenti e scale diagnostiche definiti “clinimetrici”, cioè basati su parametri quantificabili numericamente, al fine di sviluppare e attuare un piano di cura il più possibile personalizzato sulle reali necessità della persona anziana.
Da questa esigenza è partita l’iniziativa dei geriatri di SIGOT, in collaborazione con i colleghi di Medicina Generale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità, e con il contributo di altre 25 società scientifiche che si occupano dell’assistenza dell’anziano: uno sforzo congiunto che ha portato alla realizzazione di queste Linee Guida, realizzate secondo un approccio rigoroso, con metodo “GRADE” secondo quanto previsto e indicato dal Sistema Nazionale delle Linee Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Una volta approvate, le Linee Guida saranno pubblicate sul sito dell’ISS e diventeranno consultabili dal personale socio-sanitario, le ASL, le Regioni, i Ministeri, e naturalmente gli utenti anziani e caregivers.
“La collaborazione tra le diverse specialità ha posto la geriatria come elemento cardine nella continuità delle cure e nel passaggio dell’anziano dall’ospedale al territorio – sottolinea il prof. Alberto Pilotto – La Valutazione Multidimensionale (VMD) è essenziale per promuovere la continuità delle cure e dell’assistenza di cui gli anziani hanno bisogno. La carenza sul territorio di strutture dedicate all’assistenza della persona anziana spesso vanifica gli sforzi dell’ospedale: in altri termini, il paziente viene curato nella fase acuta, ma poi non sempre viene assistito al meglio nelle fasi altrettanto importanti di post-acuzie e di recupero funzionale creando i ben noti fenomeni della ri-ospedalizzazione e della istituzionalizzazione. Ciò avviene in un contesto in cui il numero delle persone anziane è in continua crescita. Per questo vi è la necessità di disegnare e attuare percorsi appropriati, efficaci ed efficienti di continuità delle cure dall’ospedale al territorio. Insomma, è richiesto oggi un cambio organizzativo e gestionale del nostro sistema socio-sanitario pubblico che queste linee guida sulla VMD della persona anziana possono favorire, come dimostrato abbondantemente dalla letteratura scientifica prodotta negli ultimi 40 anni in tutto il mondo”.
Le malattie croniche su cui intervenire
La transizione dall’ospedale al territorio si rivela molto delicata per le principali malattie croniche che caratterizzano la popolazione anziana. “Superata la fase emergenziale, l’ospedale deve affidare la gestione dei pazienti cronici a percorsi territoriali – evidenzia il dott. Giovanni Ruotolo – Per questa transizione è strategica la figura del geriatra, coadiuvato da altri operatori sanitari a supporto, e una valutazione multidimensionale che permetta di identificare il setting esatto per ogni paziente, che può spaziare dal domicilio nei casi più lievi fino agli hospice per le situazioni più a rischio. La transizione ospedale-territorio va declinata sulle malattie più sensibili: patologie cardiovascolari, neurodegenerative, respiratorie, malnutrizione e sarcopenia. Le malattie cardiovascolari sono in Italia la prima causa di morte; alla BPCO, terza causa di morte, sono legati il 55% dei decessi per malattia respiratoria: in Italia ci sono 3,5 milioni di persone con BPCO e ognuna costa 3500€ l’anno, il 3% di tutta la spesa sanitaria. La Valutazione Multidimensionale può migliorare la gestione di questi pazienti e rendere più virtuoso il bilancio della spesa sanitaria”.