Palermo, 17 novembre 2020 – Il segretario regionale di Federazione italiana Sindacale Medici Uniti, Paolo Carollo denuncia la carente e disomogenea distribuzione dei vaccini antinfluenzali ai medici di famiglia (medici di medicina generale-mmg). E le consuete proteste dei pazienti.
“Pur avendo ricevuto dal dipartimento di prevenzione dell’ASP la notizia dell’avvio della campagna dal 5 ottobre scorso (Nota Protocollo 2352 del 2 ottobre 2020 il ‘Programma di vaccinazione antinfluenzale’) siamo ancora in una situazione di grave difficoltà, annunci e proclami a parte”.
“Siamo infatti al paradosso – sottolinea Carollo – anzi al grottesco: i vaccini non vengono forniti dalla controparte pubblica che però ribadisce come (in base all’art 5 del DA 743/2020 dell’Assessorato alla Salute) l’adesione alla campagna vaccinale da parte dei medici, e in particolare per i MMG che svolgono Assistenza domiciliare integrata o programmata, sia obbligatoria (la mancata adesione sarebbe elusione dagli obblighi sanciti dal Accordo Collettivo Nazionale e Regionale oggetto di specifiche verifiche ispettive). Allora ci chiediamo se vista la mancata offerta dei lotti sufficienti di vaccini da parte della Regione si potrebbe anche configurare l’ipotesi di omissione di atto sanitario con le conseguenti responsabilità a carico di chi la determini a qualunque titolo”.
“Orbene – spiega il segretario regionale Fismu – da quando la Campagna vaccinale antinfluenzale 2020/2021 è iniziata, il ritardo di distribuzione dei vaccini è stato macroscopico non solo all’interno del distretto unico 42 della città di Palermo, ma anche e soprattutto nei distretti periferici ma non meno popolosi. Ad esempio: a Bagheria su una popolazione di 100.000 abitanti sono stati distribuiti meno di 10.000, considerato anche che il distretto di Bagheria è tra quelli dove si effettuano più vaccinazioni antinfluenzali. E la situazione ad oggi non è mutata generando proprio quest’anno una grande richiesta e grande attesa anche per la diffusione di messaggi mediatici forti e chiari ad una vaccinazione massiccia ed improrogabile, quale scudo di protezione indiretta al Covid e comunque utile per la diagnosi differenziale”.
Carollo quindi ricorda di aver già richiesto al Dipartimento di Prevenzione considerando che la campagna si protrarrà almeno a tutto dicembre, “quali sono le strategie aziendali per risolvere questa gravissima carenza di vaccini, e quali sono i criteri di distribuzione dei vaccini antinfluenzali nei vari distretti che risultano ad oggi essere assolutamente disomogenei”.
Quindi ha fatto un appello affinché “le aziende sanitarie, anche attraverso i mezzi di comunicazione, informino che la carente distribuzione degli stessi non dipende dai medici, che invece vengono attaccati ingiustamente dai pazienti preoccupati per l’emergenza Covid”.
“Colpevolizzare i medici, addirittura richiamando l’obbligatorietà del loro ruolo nella vaccinazione, quando mancano proprio i vaccini è vergognoso – conclude – i camici bianchi sono stanchi di dover arginare gli errori di altri e di essere pure i capri espiatori di scelte politiche sbagliate mentre si è in prima linea con l’emergenza Covid”.