Roma, 23 marzo 2021 – “In alcune Regioni, come la Sicilia, i medici di base sono fermi perché non hanno i vaccini, nel Lazio abbiamo firmato un protocollo per somministrarli, finora ne ho fatti 24 di AstraZeneca e 6 Pfizer e consideriamo che il Lazio è quella che va meglio. I soldati ci sono, ci sono anche i fucili, ma mancano le cartucce. La politica degli hub su tutta la popolazione ha il fiato corto, se mandi tutti i vaccini agli hub non ci sono per i medici di famiglia. Da ottobre a dicembre nel Lazio la medicina generale ha fatto 1 milione e 400mila dosi di vaccino anti-influenzale, si potrebbe fare lo stesso anche col vaccino anti Covid”, così Pier Luigi Bartoletti, vicesegretario della Fimmg Mmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Cusano Italia Tv.
Sugli effetti collaterali dei vaccini. “Ovviamente siamo subissati di domande dai nostri pazienti. Ogni vaccino ha degli effetti collaterali, sia pur minimi, va fatto a persone in buona salute. Ci chiedono se bisogna prendere qualcosa prima, se uno sta bene non deve prendere niente né prima né dopo. Se viene un po’ di febbre basta prendere un antipiretico. Girano troppe leggende metropolitane. Serpeggiavano parecchi dubbi fin dall’inizio perché la comunicazione non è stata corretta. Il dato reale è il Covid, sono i 400 morti al giorno che potrebbero non esserci se noi vaccinassimo in maniera più veloce, tutto il resto è aleatorio. Quanto durano gli anticorpi non lo sappiamo, lo sapremo tra un anno”.
Sugli operatori sanitari che rifiutano il vaccino. “Se chi lavora in sanità è il primo ad avere atteggiamenti sbagliati poi non si può chiedere ai cittadini di avere un atteggiamento migliore. Il fatto che ci sia stata una comunicazione così poco chiara certamente non aiuta. Io il vaccino l’ho fatto il 27 dicembre, siamo in un quadro para-bellico e normalmente gli ufficiali non sono quelli che scappano per primi, sono quelli che vanno avanti, se gli ufficiali sono i primi che si danno a gambe è chiaro che le truppe fanno lo stesso”.
“Devo dire però che tutti i colleghi che conosco lo hanno fatto il vaccino, chi ha visto il Covid da vicino il vaccino se lo fa di corsa, se poi c’è gente che sta sulle chat e non ha visto il Covid allora può darsi che abbia altre idee. Non c’è solo la terapia intensiva, anche una degenza in medicina per Covid è traumatica perché nel reparto sei in isolamento, non si hanno contatti con nessuno, si è circondati da scafandrati, già chi ha visto questo gli basta e avanza per farsi vaccino”.
(fonte: Radio Cusano Campus)