Il dott. Giampietro Chiamenti, presidente Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP): “Possiamo aiutare nell’organizzazione ed erogazione delle immunizzazioni e anche nel dialogo con le famiglie”. Il vicepresidente Luigi Nigri: “Sono inoltre necessarie campagne educazionali per gli adolescenti per evitare la diffusione delle malattie sessuali”
Roma, 8 febbraio 2017 – “Il ruolo del pediatra di famiglia è fondamentale per favorire le vaccinazioni tra i giovanissimi e nel promuovere una comunicazione corretta con le famiglie sul tema della prevenzione delle gravi malattie”. E’ quanto ha affermato, a margine di un convegno, il dott. Giampietro Chiamenti, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).
“Soprattutto possiamo avere un ruolo attivo nell’organizzazione ed erogazione delle vaccinazioni a fronte di una situazione che già nella routine dimostra di non essere in grado di soddisfare tempestivamente le domande relative all’offerta attiva e gratuita imposta dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) abbinati al Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2016-2018 – sottolinea Chiamenti – Questo sta comparendo in modo anche più evidente nelle situazioni di emergenza, come quella che si sta manifestando di recente con i casi di meningite”.
La Federazione ha inoltre partecipato anche ad un altro incontro pubblico dedicato alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili che si è svolto a Roma. “Alcune patologie sessualmente trasmesse sono in forte aumento in tutta Europa – ha aggiunto il dott. Luigi Nigri, vicepresidente della FIMP durante il suo intervento al convegno – La prima esperienza sessuale degli italiani in media è intorno ai 16-17 anni. I giovani non conosco le principali regole della prevenzione come per esempio l’uso della contraccezione. Per evitare un vero boom di contagi, nei prossimi anni, sono necessarie campagne educazionali svolte a livello nazionale. Noi pediatri possiamo aiutare i giovani in questo percorso perché conosciamo e affrontiamo tutti i giorni i problemi collegati alla salute in età adolescenziale. Siamo pronti a fare la nostra parte”.
fonte: ufficio stampa