Roma, 8 febbraio 2021 – Nonostante numerosi solleciti agli amministratori regionali e locali la Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-FISMU in piena pandemia da COVID ribadisce con una lettera all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, l’assoluta necessità e urgenza di un PIANO, condiviso, di vaccinazione di massa, ora assente; e denuncia l’assenza di di informazioni ufficiali ai medici di medicina generale e di dialogo con gli operatori in prima linea sulla campagna in corso.
Rosalba Muratori, presidente regionale Fismu Sicilia chiede che “si definiscano i criteri di selezione dei soggetti prioritariamente da vaccinare, ma soprattutto modalità e logistica dell’effettuazione delle campagna con l’indiscutibile coinvolgimento dell’area della medicina generale (previa vaccinazione per personale tutto), braccio operativo sul territorio e non ultima ruota del carro, come è avvenuto fino ad oggi”.
“La Pandemia da Covid19 – continua – sta travolgendo tutto e tutti con una velocità tale che le forze da contrapporre, per dare una reale svolta, devono coinvolgere tutti gli operatori sanitari anche perché la chiave di volta, anche per arginare le conseguenze devastanti sulla nostra economia, sono e saranno sempre i vaccini. Purtroppo registriamo, invece, un’assoluta mancanza di direttive regionali proprio alla Medicina Generale primo front office a cui si rivolge il paziente fragile dal punto di vista sociosanitario”.
“Gli ambulatori – spiega Muratori – sono ancora una volta assediati da richieste di informazioni da parte dei cittadini disorientati e preoccupati, come avvenuto con la vaccinazione antinfluenzale, anche perché le uniche comunicazioni sono quelle che rimbalzano sulla stampa e i social, ultima in ordine di tempo quella che invita da oggi gli anziani, oltre 80 anni, a prenotarsi su un portale creato dalla Regione Sicilia (?!?). Una specie di click day del vaccino, per persone di certo non abituate alle piattaforme digitali”.
“Si riparta dai medici invece – sottolinea la presidente regionale Fismu – si mettano gli ambulatori sul territorio in condizione di essere il motore e la regia della campagna. L’area della medicina generale Medici di Famiglia in testa, Medici di Continuità Assistenziale, Medici dell’EST (emergenza-118) da sempre in prima linea in tempi di CoVid, ovviamente già vaccinati per il CoVid e con adeguata fornitura di DIP, come sempre saranno una irrinunciabile e fondamentale risorsa per la vaccinazione di massa che deve essere effettuata utilizzando da subito supporti informatici che accelerino la parte burocratica in considerazione degli enormi i numeri di pazienti da gestire e con rapida tempistica per arginare gli effetti devastanti delle varianti Covid”.
“Il tempo è tiranno – conclude Muratori – non possiamo fallire e non possiamo ricascare negli stessi errori dell’ultima campagna vaccinale antinfluenzale, pompata come non mai perché discriminante per il CoVid, e poi affondata da fornitura a singhiozzo dei vaccini e quindi con coperture a macchia di leopardo. Ne va della nostra credibilità e del nostro rapporto di fiducia medico/paziente. Una proposta operativa: la vaccinazione potrà essere effettuata a domicilio dei pazienti non deambulanti dai medici di medicina generale (medici di famiglia e continuità assistenziale) e in strutture individuate dalle ASP o dai Comuni, ma tali sedi e le modalità organizzative devono essere definite immediatamente perché ogni ritardo darà spazio al Covid. Quindi con i vaccini che lo consentiranno, dal punto di vista della conservazione e della sicurezza, presso gli studi dei medici di famiglia. FISMU offre la sua massima collaborazione e sollecita che ci sia, ora subito, una regia regionale e condivisa e disposizioni precise che si rispettino per evitare i disguidi e problemi di queste settimane con i primi vaccini anti CoV. Ricordiamo ai nostri amministratori che i cittadini sono i nostri referenti che dobbiamo sempre tutelare”.