Roma, 4 giugno 2019 – Infrastrutturare le sedi dei NOE con la fibra ottica, anche mediante gli apparati di rete già attivi, promuovere un’attività di collaborazione per integrare ed utilizzare il sistema delle conoscenze disponibili nell’area del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, garantire il reciproco supporto nei progetti di interesse comune e predisporre azioni specifiche in aree pilota.
Su queste premesse, e non solo, è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra l’Arma dei Carabinieri e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale.
L’intesa è stata condivisa e firmata dal Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, Generale Maurizio Ferla e dal Segretario Generale del Distretto, Vera Corbelli. L’accordo, oltre ad accogliere sollecitazioni di tutela delle risorse ambientali, di sicurezza sociale, imprescindibili per garantire lo sviluppo e benessere delle comunità, prevede, inoltre, nell’ambito del progetto “Sistema di protezione e sorveglianza degli acquiferi”, di integrare ed utilizzare il sistema delle conoscenze disponibili, garantire la interoperabilità della banca dati dell’arma dei carabinieri con la banca dati in progetto dell’autorità di bacino distrettuale con accessi bidirezionali; mettere a disposizione dell’arma dei carabinieri expertise dell’autorità di bacino distrettuale per l’analisi e l’interpretazione di dati acquisiti con strumentazione in dotazione dell’arma dei carabinieri (magnetometri, laser e georadar) e infrastrutturare le sedi dei NOE con la fibra ottica, anche mediante gli apparati di rete già attivi, assumendone gli oneri di gestione e manutenzione.
“La salvaguardia del sistema ambientale richiede sinergie tra istituzioni per tutelare un patrimonio che è parte fondamentale dell’identità nazionale – hanno sottolineato il Gen. Maurizio Ferla e il Segretario del Distretto Vera Corbelli – Ogni percorso relativo al governo del territorio sia sotto l’aspetto fisico che sotto l’aspetto antropico e sociale richiede un approccio integrato di conoscenze, competenze, istituzioni ed enti, attraverso metodologie condivise innovative/strategiche. Queste sinergie ci consentono di operare al fine di garantire sicurezza sociale, sostenibilità ambientale, sviluppo economico e sociale delle comunità locali equo, pacifico e armonico”.
L’Accordo sancisce così la stretta collaborazione dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e del reparto del Comando Carabinieri Tutela per l’Ambiente, permettendo, inoltre, uno sviluppo dell’economia del territorio di distretto, fortemente legata all’impiego della risorsa acqua (es. agricoltura e industria della trasformazione alimentare) e di sovente condizionato da fenomeni di illegalità diffusa.