Un modello di gestione integrata e sostenibile di acqua, rifiuti e risorse naturali
22 ottobre 2015 – L’ENEA ha vinto il premio “Smart Communities” di SMAU Milano 2015 con il progetto “Turismo sostenibile per le isole Egadi”, superando la concorrenza di oltre 50 progetti in concorso.
Il progetto dell’ENEA ha permesso di realizzare un modello di gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche, del ciclo dei rifiuti e delle risorse naturali a Favignana, Marettimo e Levanzo, cioè in tutte e tre le isole dell’Arcipelago delle Egadi. Il premio SMAU punta a valorizzare progetti innovativi e best-practice per rendere il nostro paese sempre più smart, creando una sorta di “Geografia dell’Innovazione” che faciliti il confronto tra mondo della ricerca, imprese e pubblica amministrazione.
“Si tratta di un progetto pilota che punta a valorizzare il turismo sostenibile in queste tre isole, che arrivano ad ospitare in estate fino a 400mila persone, e a ridurne al tempo stesso l’impatto sull’ambiente e sulle risorse”, commenta Roberto Luciani del Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali dell’ENEA, che ha ritirato il premio. “Il nostro obiettivo principale – prosegue il ricercatore – è far diventare questo progetto un modello replicabile in altre isole minori, come pure in altri ambiti territoriali a vocazione turistica”.
Per realizzare questo progetto, l’ENEA ha condotto indagini conoscitive in collaborazione con il Comune di Favignana, che comprende anche le isole di Levanzo e Marettimo, e con l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi (AMP), che si occupa di proteggere e valorizzare la più grande riserva marina d’Europa (quasi 54mila ettari).
Oltre ad analisi fisico-ambientali e socio-economiche del territorio e dell’ecosistema marino e costiero, per comprendere le criticità ambientali percepite sono stati intervistati residenti, visitatori e operatori locali (alberghi, ristoranti, bar, centri di immersione, servizi di noleggio, di ormeggio, di pescaturismo e di trasporto passeggeri). I dati raccolti sono stati utilizzati per la seconda fase del progetto, che ha comportato la realizzazione di interventi per il risparmio idrico e per il trattamento e il riuso delle acque reflue nelle scuole e negli alberghi.
Per ridurre il grande volume di bottiglie di plastica da smaltire, a Favignana è stata messa in funzione una casa dell’acqua, alimentata con pannelli fotovoltaici. I residenti, muniti di tessera, possono prelevare l’acqua con bottiglie di vetro fornite dal Comune. In meno di un anno, con questo sistema, sono stati distribuiti 175mila litri di acqua, con un risparmio di circa 116.700 bottiglie di plastica da 1,5 litri. È stato realizzato anche un impianto di compostaggio che trasforma i rifiuti organici in fertilizzante per il terreno.
Infine, per evitare che i residui di una pianta acquatica tipica del Mediterraneo come la posidonia restassero sul bagnasciuga e fossero smaltiti come un rifiuto “comune”, l’ENEA ha brevettato una procedura che consente il loro reimpianto sul fondale marino, con un notevole beneficio ambientale. Infatti, questa procedura ha aumentato le foreste sommerse di posidonia, fondamentali per l’ecosistema marino perché sono in grado di assorbire grandi quantitativi di CO2 e rappresentano un habitat ideale per la riproduzione di numerose specie ittiche. Rientra nel progetto anche un percorso di certificazione ambientale delle strutture del settore turistico (stabilimenti, alberghi, attività di noleggio) gestito dalla AMP.
L’inizitiva ha riscosso grande successo ottenendo le adesioni di oltre 70 imprese, di cui 60 già certificate. Inoltre, sono stati realizzati due libri illustrati collegati a un sito web: grazie ai QR code, con uno smartphone si può accedere a 28 itinerari subacquei intorno alle principali isole. Dall’inizio del progetto ad oggi è stato registrato un + 7% di visitatori e un prolungamento della stagione turistica da aprile a ottobre.
fonte: ufficio stampa