Bari, 14 maggio 2021 – Aumentano le sedute di chirurgia per i tumori testa-collo all’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari. Grazie alla convenzione siglata nei giorni scorsi con la Asl Bat, già da questa settimana, Michele Barbara, direttore dell’unità operativa complessa di otorinolaringoiatria all’ospedale ‘Mons. Dimiccoli’ di Barletta, presterà servizio, due volte a settimana, nella sala operatoria dell’istituto oncologico barese.
Questa collaborazione permetterà di potenziare l’offerta chirurgica dell’unità operativa di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-maxillo facciale del ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, specializzata nella diagnosi e nel trattamento, con chirurgia mini-invasiva, dei tumori della tiroide e impegnata anche nella cura dei tumori del cavo orale, della laringe e delle ghiandole salivari, con oltre 20 mila prestazioni l’anno e più di 100 pazienti attualmente in trattamento.
L’attività chirurgica affidata a Barbara implementerà l’attività del dipartimento di chirurgia generale dell’Istituto Tumori, diretto da Michele Simone, avvalendosi della collaborazione dell’unità operativa di anestesia, rianimazione e terapia intensiva, diretta da Giuseppe Caravetta. Già prevista una stretta collaborazione con l’unità operativa di chirurgia plastica e ricostruttiva, diretta da Cosmo Maurizio Ressa, in particolare per gli interventi di ricostruzione micro vascolare. Tutte le attività saranno coordinate dalla direzione sanitaria, guidata da Pietro Milella.
“Mettiamo in comune risorse e professionalità – commenta a riguardo il commissario straordinario dell’Istituto Tumori di Bari, Alessandro Delle Donne – nell’obiettivo di ottimizzare le eccellenze del territorio e ridurre, così, la mobilità passiva verso le regioni del nord”.
“L’unità operativa testa-collo dell’Istituto Tumori di Bari – dice Michele Barbara – ha conseguito importanti risultati, anche a livello internazionale, per la ricerca e per i protocolli sperimentali nel trattamento di alcuni tipi di tumore. Questa collaborazione territoriale, fra la Asl Bat e l’Istituto barese, e fra le diverse equipe mediche, non potrà che sviluppare esperienze, pratiche e migliorare le opportunità di cura per i pazienti del nostro territorio”.