Brescia, 6 aprile 2020 – L’Associazione Italiana di Oncologia Cervico Cefalica AIOCC, da sempre interessata a promuovere e supportare iniziative di carattere clinico scientifico volte a migliorare la gestione multidisciplinare del paziente con neoplasia del distretto testa collo, grazie al sostegno della Merck, ha messo a disposizione, per il biennio 2019-2020, l’Attestato di accreditamento per l’eccellenza qualitativa delle attività del team oncologico sulla base del processo di certificazione appositamente previsto (del valore di Euro 7.200,00) per un progetto di carattere clinico o scientifico, il cui obiettivo sia aiutare il gruppo multidisciplinare a individuare quali pazienti con tumori maligni del distretto cervico-facciale in stadio localmente avanzato possano essere candidabili a trattamento curativo intensivo/standard (cisplatino 100 mg/mq q3w associato a radioterapia 70Gy – ref Linee guida AIOM 2018) e quali possano essere indirizzati a trattamenti alternativi con farmaci biologici.
Giunti alla fase finale di valutazione 11 progetti sviluppati da altrettanti centri italiani universitari e no, la commissione esaminatrice, composta dalla prof.ssa Mariagrazia Ghi (presidente), dalla dott.ssa Daniela Alterio, dal dott. Pierluigi Bonomo, dalla dott.ssa Maria Cossu Rocca e dal prof. Fausto Chiesa, valutando l’innovatività, l’applicabilità clinica, il grado di multidisciplinarietà, le tempistiche, la metodologia statistica, il supporto bibliografico e l’impatto economico del progetto stesso, ha decretato vincitore il progetto “TaCAR-Vul-Terapia Tailored con Cetuximab in Associazione alla Radioterapia in pazienti Vulnerabili: studio prospettico basato sulla selezione biologica della terapia con valutazione della sovraespressione di EGFR e sulla antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity (ADCC)” degli ASST Spedali Civili di Brescia.
Si tratta di uno studio preliminare prospettico, monocentrico, il cui obiettivo è selezionare, tra i pazienti unfit per chemioradioterapia concomitante con cisplatino, quelli vulnerabili – valutati mediante CGA e G8 (pz di età > 65 anni) e con Modified frailty Index (pazienti <65 anni) – per identificare i soggetti che potrebbero beneficiare di un trattamento di combinazione personalizzato con cetuximab-radioterapia ad intento radicale.
Il progetto prevede la valutazione centralizzata della espressione di EGFR e della ADCC (antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity) con valutazioni eseguite su sangue periferico, della compliance e dell’aderenza al trattamento stesso in questa sotto-popolazione di pazienti unfit per trattamento standard e dell’attività e dell’efficacia del trattamento stesso.