Investimenti in alta tecnologia contro tumori alla prostata e alla mammella.
La dottoressa Mauro: “È importante dare delle risposte subito. Ogni giorno che passa è un giorno perso per guarire”
Più energia e più mirata sul tumore da trattare. Bisogna investire. E il Maria Cecilia Hospital ha investito in nuove tecnologie per la Radioterapia dotandosi di apparecchiature e di sofisticati software dedicati a combattere, con la massima efficacia, le neoplasie. Efficacia delle cure strettamente legata ai tempi di attesa, perché devono essere sempre molto brevi. Ad una settimana dalla prima visita, sarebbe già possibile iniziare la terapia antitumorale.
“I tempi di inizio del trattamento sono essenziali – spiega la dott.ssa Floranna Mauro responsabile del reparto radioterapia di Maria Cecilia Hospital di Cotignola – Ogni giorno che passa è un giorno perso nel percorso verso la guarigione. Ed è per questo che Maria Cecilia Hospital è organizzato per rispondere con efficacia e velocemente alle necessità del paziente”.
La Radioterapia, ovvero l’utilizzo di radiazioni ionizzanti a scopo terapeutico, nello specifico per la cura dei tumori, ha nel corso degli ultimi decenni consolidato, complice la tecnologia d’avanguardia, il proprio ruolo di metodica indirizzata alla completa remissione (guarigione) di molte neoplasie radiosensibili.
“Le patologie che più di frequente arrivano all’attenzione del radioterapista riguardano la prostata, negli uomini, e il seno, nelle donne – dice la dott.ssa Floranna Mauro – Nei tumori della mammella la Radioterapia svolge una funzione complementare all’intervento dopo l’asportazione del quadrante malato; e ciò allo scopo di evitare una possibile recidiva. Nella neoplasia prostatica, l’azione della radioterapia, soprattutto nei pazienti anziani, può sostituirsi alla chirurgia dimostrando (i dati statistici lo confermano) la stessa efficacia in termini di risultati, con il vantaggio di ridurre gli effetti collaterali e le eventuali complicanze”.
L’innovazione strumentale aiuta molto i medici impiegati in radioterapia che grazie ad apparecchiature all’avanguardia riducono fortemente l’effetto nocivo delle radiazioni sulle aree del corpo non attaccate dal tumore. Oggi la tecnologia offre strumenti con una precisione millimetrica intervenendo esclusivamente sulla specifica neoplasia.
Maria Cecilia Hospital dispone anche di apparecchiature per la Radiochirurgia e la Radioterapia stereotassica body e testa. “Grazie a strutture di bloccaggio del corpo del paziente – continua la dott.ssa Floranna Mauro – e all’utilizzo di immagini computerizzate ad alta qualità ottenute per mezzo di TC, Risonanza Magnetica e Tc Pet, l’acceleratore agisce sulla sede da trattare che altrimenti risulterebbe difficile da irradiare con le tecniche tradizionali. Le lesioni sensibili sono quelle primitive o secondarie a carico di polmone, fegato, pancreas, addominali e pelviche secondarie al di sotto dei 5 centimetri di diametro”.
Con il lavoro comune di medici specialisti e con un’alta tecnologia si riescono ad ottenere ottimi risultati contro vari tipi di tumori come neoplasie polmonari, testa-collo, del retto, nonché nelle forme primitive a livello cerebrale. “Dipende dalla diagnosi e dalle neoplasie – sostiene la dott.ssa Floranna Mauro – Nei casi di tumore alla prostata, in base allo stadio della malattia le percentuali di completa guarigione si attestano all’85%. Per la mammella, ribadito il concetto del trattamento complementare, la riduzione delle recidive è stimabile intorno al 25-30%, nelle neoplasie della glottide (corde vocali) superiore al 90% con conservazione dell’organo fonatorio”.
fonte: ufficio stampa