Milano, 13 giugno 2022 – Pubblicato nel II volume del 2022 di Annals of Research in Oncology, rivista medico scientifica sull’oncologia, l’editoriale del prof. Philip Landrigan, Direttore del Programma per la Salute Pubblica Globale, in cui viene data evidenza della relazione tra questione ambientale e casi di tumori in età pediatrica, in rapida crescita negli ultimi 50 anni.
L’editoriale di Landrigan si muove verso il nuovo paradigma scientifico noto come “One Health”, con cui s’intende l’intreccio indissolubile di tre fattori: salute dell’uomo, dell’animale e salute dell’ambiente come elementi interconnessi e dipendenti gli uni dagli altri.
In particolare, Landrigan pone l’accento sul binomio ambiente-cancro nei soggetti pediatrici, sottolineando la mancanza di modelli scientifici che prendano in considerazione l’impiego di sostanze chimiche di cui non vengono accuratamente studiati gli “effetti indesiderati” sulla salute dell’uomo – e la conseguente crescita di casi oncologici in pediatria.
Si attesta infatti l’evidenza per cui le esposizioni ambientali, con particolare riferimento all’esposizione ai prodotti chimici fabbricati, siano le cause maggiori di cancro infantile: il National Cancer Institute dirige circa l’1% dei suoi finanziamenti proprio verso la ricerca di cause ambientali per i tumori pediatrici.
Quanto auspica Landrigan è di individuare dei nuovi modelli scientifici basati su studi epidemiologici e tossicologici per affrontare la crescente incidenza del cancro infantile, sfida importante per la società e per le comunità oncologiche e di salute pubblica.
Landrigan sostiene che è attraverso un approccio multidisciplinare e orientato al “One Health” che la ricerca potrà guidare la società non solo verso una riduzione di sostanze tossiche, ma anche verso il rafforzamento di una legislazione puntuale in termini di impatti chimici sull’ambiente e, di conseguenza, sulle nuove generazioni.