Il prof. Nicola Muscatiello, direttore della Gastroenterologia dell’AOU “Ospedali Riuniti” di Foggia, è l’unico medico nel Sud Italia ad aver conseguito la licenza per l’utilizzo di una innovativa protesi per il trattamento delle patologie gravi al pancreas. Con questa tecnica si apre una nuova frontiera per l’endoscopia che si avvia sempre più verso interventi chirurgici mininvasivi attraverso le vie naturali, la cosiddetta “chirurgia che non taglia”
Foggia, 12 febbraio 2018 – Grande soddisfazione in casa “Ospedali Riuniti” di Foggia per un ulteriore riconoscimento ottenuto. Un successo per la professionalità del prof. Nicola Muscatiello, direttore della Gastroenterologia di Foggia giunto da oltre Atlantico.
Il tumore del pancreas rappresenta una delle patologie tumorali in maggiore incremento. Purtroppo questa neoplasia è difficilmente diagnosticata nelle fasi precoci della malattia e quando viene scoperta è già in fase avanzata. Tra i primi sintomi, certamente quello più invalidante, c’è il dolore che ha un rapido incremento e spesso e resistente alla terapia antalgica.
Per affrontare il dolore, il prof. Muscatiello, uno degli esperti con maggior esperienza e con numerose pubblicazioni sul trattamento del dolore neoplastico, opera mediante una procedura che va sotto il nome di neurolisi del plesso celiaco.
Tale procedura si avvale di una tecnica molto simile a quella sviluppata da un’azienda americana per il trattamento di una delle complicazioni della pancreatite acuta, la pseudocisti del pancreas che è una raccolta di materiale che può infettarsi e aggravare il quadro clinico già di per sé drammatico.
L’innovativo trattamento prevede l’utilizzo di una protesi denominata Hot-Axios, da posizionare mediante guida ecoendoscopica.
L’intervento consiste nell’impianto di una protesi metallica auto-espandibile, mediante bisturi endoscopico, entrando nel pancreas attraverso perforazione della parete gastrica e consentendo il drenaggio endoscopico di pseudocisti pancreatiche e le raccolte addominali per via trans-gastrica. Il drenaggio dei fluidi e dei materiali pancreatici avviene, quindi, senza il ricorso alla chirurgia consentendo, anche grazie all’ecografia endoscopica, il trattamento di queste patologie con un approccio sempre meno invasivo.
Il device Hot-Axios è inoltre estremamente preciso e penetra in sicurezza fino a livello della lesione da drenare. Tale procedura permette inoltre di eseguire alcuni interventi endoscopici direttamente sul pancreas passando attraverso lo stomaco.
Con questa tecnica si apre una nuova frontiera per l’endoscopia che si avvia sempre più verso interventi chirurgici mini invasivi attraverso le vie naturali, la cosiddetta “chirurgia che non taglia”.
Già sperimentata con successo nel 2017, questa tecnica è stata nuovamente presentata qualche giorno fa negli Ospedali Riuniti di Foggia attraverso un intervento su una paziente che è stata dimessa in terza giornata senza alcuna complicanza.
I vantaggi ottenuti infatti da questa metodica sono: la scomparsa quasi totale del dolore e minore assunzione di terapia antidolorifica, con marcata riduzione di tutti gli effetti collaterali connessi a questi farmaci.
Al momento Hot-Axios è utilizzata in Italia solo in alcuni centri come Torino, Milano, Bologna, Roma, Palermo. Il prof. Nicola Muscatiello è l’unico medico nel Sud Italia ad aver conseguito la licenza, dietro concessione da parte dell’azienda americana produttrice.
Il Policlinico “Ospedali Riuniti” di Foggia si pone sempre all’avanguardia anche grazie a queste nuove procedure endoscopiche, offrendo un servizio innovativo e moderno ai pazienti scongiurando la cosiddetta migrazione sanitaria nei centri del Nord Italia.
“Nel nostro centro oltre a migliorare la qualità della vita dei pazienti togliendo loro il dolore, è già un successo di per sé – ha dichiarato il prof. Muscatiello – ma se a questo aggiungiamo anche un incremento significativo della sopravvivenza e un intervallo libero dal dolore maggiore, possiamo ben comprendere come la diffusione di questa esperienza sia a tutto vantaggio dei pazienti che presentano delle sofferenze indicibili e che purtroppo sono in numero crescente nel mondo. Inoltre aggiungendo la possibilità di un ulteriore trattamento direttamente sul pancreas mediante questo nuovo device apriamo una nuova frontiera su quella che è la endoscopia. Non solo una semplice procedura chirurgica, ma un vero è proprio trattamento interventistico direttamente sulla sede da trattare”.
L’associazione dei Gastreonterologi Endoscopisti Americani (A.S.G.E.), nello stilare le nuove linee guida americane in “The role of endoscopy in the management of premalignant and malignant conditions of the stomach” (il ruolo dell’Endoscopia nel management delle condizioni premaligne e maligne dello stomaco), hanno fatto riferimento al lavoro dell’equipe di Endoscopia guidata dal profore foggiano e pubblicato nel 2014.
Lo studio del Riuniti a cui si fa riferimento confronta due diverse metodiche endoscopiche, la mucosectomia (Endoscopic Mucosal Resection, EMR) e la sottomucosectomia (Endosopic Submucosal Dissection, ESD) in termini di efficacia e profilo di sicurezza nell’asportazione dei tumori gastrici nella loro forma iniziale.
A tutt’oggi il gruppo guidato dal prof. Muscatiello è all’avanguardia nelle metodiche endoscopiche in Italia ed è sicuramente, per il numero di lavori scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste Internazionali e per la valenza degli stessi, uno dei primi al Sud Italia, certamente il primo in Puglia.