Bologna, 13 ottobre 2023 – I primi dati sulla cancerogenicità provenienti dallo studio internazionale Global Glyphosate Study saranno presentati alla conferenza scientifica internazionale “Ambiente, lavoro e salute nel XXI secolo: Strategie e soluzioni per una crisi globale” che si terrà a Bologna il 25 ottobre 2023.
Il Global Glyphosate Study, condotto dalla Cooperativa Sociale Onlus Istituto Ramazzini, è lo studio tossicologico più completo mai realizzato sul glifosato e sugli erbicidi a base di glifosato e i dati prodotti saranno fondamentali per autorità, politici e cittadini.
Il team del Global Glyphosate Study ha già pubblicato e presentato al Parlamento Europeo nel 2018 i dati di uno studio pilota, che hanno mostrato risultati preoccupanti su diversi endpoint a dosi considerate sicure negli Stati Uniti (1,75 mg/kg di peso corporeo/giorno), tra cui effetti di disturbo endocrino (allungamento della distanza anogenitale) che sono stati successivamente confermati anche in coorti umane di madri e neonati esposti al glifosato durante la gravidanza.
Questo studio è considerato di importanza simile a quelli sul tabacco e sull’amianto, che hanno fatto luce sui possibili danni causati da tali sostanze. Si tratta inoltre dello studio sperimentale più completo mai condotto su un pesticida. Il glifosato è il diserbante più usato al mondo e si trova regolarmente a bassi livelli in alimenti, acqua, campioni umani e molte altre matrici.
Lo studio integrato copre gli effetti del glifosato e degli erbicidi a base di glifosato su molteplici endpoint importanti per la salute pubblica globale, tra i quali la cancerogenicità, la neurotossicità, gli effetti multigenerazionali, la tossicità per gli organi, l’alterazione del sistema endocrino e la tossicità dello sviluppo prenatale.
I primi dati sugli effetti sul microbioma dello studio integrato sono già stati pubblicati alla fine del 2022, mostrando effetti anche a dosi attualmente considerate sicure nell’UE (0,50 mg/kg di peso corporeo/giorno, equivalente alla dose giornaliera ammissibile nell’UE). Numerosi nuovi articoli saranno pubblicati a partire dall’inizio del 2024.
Il dott. Daniele Mandrioli, coordinatore del Global Glyphosate Study e direttore del Centro di Ricerca sul Cancro dell’Istituto Ramazzini, dichiara: “I risultati che saranno presentati a fine ottobre e quelli che seguiranno sono fondamentali per la nostra comprensione del glifosato e degli erbicidi a base di glifosato. È tempo di risultati indipendenti su cui si possa fare affidamento, che possano rivelare gli effetti sulla salute a dosi attualmente considerate sicure”.
“Il sostegno finanziario pubblico e indipendente è fondamentale per poterci permettere di esplorare, analizzare e pubblicare il maggior numero possibile di dati dello studio. Abbiamo ricevuto un grande sostegno dal crowdfunding, ma abbiamo certamente bisogno di maggior supporto per la ricerca indipendente”, ha concluso Mandrioli.
Una delle caratteristiche fondamentali di questo studio è quella di essere basato su una collaborazione internazionale di enti autorevoli ed indipendenti, con il coinvolgimento di università europee, statunitensi e sudamericane, il che dà ulteriore peso ai risultati.
Hanno partecipato allo studio scienziati della Icahn School of Medicine at Mount Sinai, della George Mason University, dell’Istituto Ramazzini, dell’Università di Bologna, dell’Università di Copenaghen, del Boston College, dell’Istituto Nazionale di Sanità italiano, dell’Università Federale del Paranà e dell’Ospedale San Martino di Genova.