Bari, 21 febbraio 2022 – Diagnosi sempre più personalizzate, meno invasive, a disposizione dei malati oncologici di tutta la Puglia. Ogni giorno, nel laboratorio di diagnostica molecolare e farmacogenetica dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, i biologi e i tecnici di laboratorio analizzano provette e campioni in arrivo da tutta la regione sui quali vengono eseguite biopsie liquide.
La biopsia liquida è il prelievo di un fluido biologico, di solito plasma, in cui si ‘cerca’ DNA o RNA tumorale. Basta infatti un prelievo di sangue per individuare la presenza di particolari alterazioni geniche della malattia. Una volta caratterizzato il tumore a livello molecolare, si può capire se la terapia oncologica individuata può funzionare, se è adeguata per il singolo paziente, se ci sono delle farmaco-resistenze.
La biopsia liquida, che non è per nulla invasiva, è entrata nelle linee guida nazionali ed internazionali per il tumore del polmone ed è eseguita nel nostro Istituto anche per il tumore al colon, alla prostata, alla mammella. Si utilizza di solito quando la sede del tumore non è accessibile o se il materiale patologico prelevato con la biopsia tradizionale è troppo scarso o inadeguato.
Il laboratorio di diagnostica molecolare e farmacogenetica dell’Istituto caratterizza le biopsie liquide in arrivo dagli ospedali di tutta la regione mettendo a disposizione delle altre strutture ospedaliere regionali provette adeguate. Il paziente, su richiesta dell’oncologo, esegue il prelievo nell’ospedale vicino casa sua, finanche a domicilio, e la provetta poi viene inviata o portata nel laboratorio dell’istituto oncologico barese che l’analizza.
“Un servizio sempre più richiesto, anche perché inserito nei percorsi diagnostico-terapeutici di alcuni tipi di tumore. Su circa 500 biopsie per carcinoma polmone da noi analizzate lo scorso anno, per esempio, circa 50 sono biopsie liquide. Per eseguirle, il paziente non è obbligato a venire nel nostro Istituto ma, grazie alla collaborazione con altre realtà del territorio pugliese, può eseguire il prelievo vicino casa sua e aspettare a casa i risultati”, commenta a riguardo Stefania Tommasi, responsabile del laboratorio di diagnostica molecolare e farmacogenetica dell’Istituto barese.
“Il nostro Istituto – conclude a riguardo il direttore generale Alessandro Delle Donne – ha personale specializzato, un’unità certificata e strumentazione adeguata per questo tipo di indagini, secondo gli standard e i controlli di qualità richiesti a tutti i centri oncologici europei con i quali quotidianamente collaboriamo e ci confrontiamo. A questo, aggiungiamo gli aspetti di umanizzazione e ‘semplificazione’, cioè l’attivazione di servizi che riducono disagi, spostamenti e attese per i malati. Tutto ciò è a disposizione non solo dei nostri pazienti ma anche dei pazienti afferenti da altri ospedali che si affidano ai nostri laboratori di diagnostica, riconoscendoci competenze e risorse d’eccellenza nella diagnosi molecolare oncologica”.
Piena soddisfazione ha espresso a riguardo anche il Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Istituto, con il presidente on. Gero Grassi.