Brescia, 3 luglio 2018 – La Breast Unit di Fondazione Poliambulanza ha ottenuto la certificazione dell’EUSOMA (European Society Of Breast Cancer Specialist). La struttura, fondata nel 2012, ogni anno gestisce oltre 400 nuovi casi di donne colpite da tumore del seno provenienti da tutta la provincia bresciana e anche dai territori limitrofi. Di queste pazienti nel 2017 circa 370 sono state totalmente gestite all’interno del percorso istituzionale, una sessantina per patologie benigne.
Si aggiungono poi altre donne che sono trattate per recidive o sottoposte a chemioterapia o radioterapia dopo interventi chirurgici effettuati altrove oppure che hanno effettuato solo l’intervento chirurgico nella nostra struttura.
Grazie alla certificazione, della più prestigiosa Società Scientifica Europea in questo ambito, viene garantita la presenza di tutti i servizi necessari e la qualità delle prestazioni.
“La certificazione EUSOMA ottenuta è per noi motivo di grande soddisfazione poiché attesta il livello dell’assistenza che garantiamo alle nostre pazienti – afferma la dott.ssa Alessandra Huscher, coordinatrice della Breast Unit di Fondazione Poliambulanza – In Italia sono, ad oggi, una ventina le Breast Unit accreditate da EUSOMA”.
All’interno della Breast Unit di Poliambulanza lavorano in modo integrato figure professionali diverse: radiologi, tecnici sanitari di radiologia medica dedicati, chirurghi senologi e chirurghi plastici, anatomopatologi, oncologi medici, radioterapisti oncologi, genetisti, medici nucleari, psicologi, fisiatri, fisioterapisti, infermieri con formazione specifica nonché personale dedicato alla raccolta e analisi dei dati clinici.
Nel prossimo futuro è verosimile si aggiungano altre figure professionali. L’integrazione funzionale delle professionalità, secondo le modalità richieste per l’accreditamento, consente di garantire un percorso di cura di qualità, efficacia ed efficienza, elevate e misurabili.
“L’approccio multidisciplinare strutturato nell’Unità di patologia è scientificamente dimostrato essere il migliore nel trattamento del tumore della mammella – prosegue la dott.ssa Huscher – Siamo di fronte a una patologia oncologica complessa, che colpisce una parte del corpo femminile estremamente significativa, e ha quindi necessità cliniche peculiari, oncologiche ma anche ricostruttive e riabilitative, che si associano ad aspetti psicologici delicati, in particolare nei casi in cui devono essere sottoposte a chirurgia demolitiva. Nella nostra Breast Unit per il trattamento ricostruttivo utilizziamo, in parte o totalmente, il tessuto adiposo (lipofilling) della paziente. Va comunque ricordato che esistono delle situazioni in cui non si può ricostruire l’organo per intero o non si può applicare questo tipo di ricostruzione. Quando indicata, anche se parziale, la ricostruzione con tessuto autologo ha dimostrato benefici clinici”.