L’Italia è tra i primi Paesi in Europa a utilizzare le terapie a ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza magnetica per la cura di lesioni localizzate alla prostata
Roma, 21 febbraio 2018 – È iniziata da qualche anno una vera e propria rivoluzione della diagnosi precoce e della cura del cancro alla prostata. Grazie all’imaging di Risonanza Magnetica ed alle innovative tecnologie ad ultrasuoni focalizzati, oggi è possibile non solo individuare, ma anche trattare con estrema precisione e in modo non invasivo, forme tumorali localizzate preservando la qualità della vita dei pazienti.
Questi i temi al centro del confronto tra i maggiori esperti radiologi e urologi italiani e internazionali, che guidano da anni l’innovazione e la ricerca nel campo delle terapie a ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza Magnetica (MRgFUS),che si incontreranno a Roma il 23 febbraio prossimo, presso il Centro Congressi Università Sapienza, via Salaria 113.
I nuovi sviluppi tecnologici consentono di utilizzare la Risonanza Magnetica Multiparametrica in una prima fase per una diagnosi più accurata, migliorando l’individuazione della lesione clinicamente significativa, e poi come guida per il trattamento della stessa mediante un sistema di ultrasuoni focalizzati ad alta energia, cosiddetto Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound Surgery (MRgFUS)
Questa procedura, che si annovera tra le terapie focali mininvasive, rappresenta un significativo cambiamento nella gestione del carcinoma della prostata e, non da ultimo, permette la riduzione del rischio degli effetti collaterali, poiché scevra da incisioni.
L’energia degli ultrasuoni focalizzati è convogliata e concentrata con precisione nella sede precedentemente individuata dall’esame di Risonanza Magnetica, bioptizzata e risultata positiva per neopalsia prostatica, riducendo al minimo i danni alle strutture adiacenti e soprattutto garantendo il trattamento nella giusta sede.
Inoltre, sempre sotto guida RM è possibile monitorare in tempo reale la temperatura erogata dal sistema con conseguente ottimizzazione dell’ablazione termica del tessuto patologicoe preservazione dei tessuti sani. Il trattamento viene eseguito in un’unica sessione con tempi di degenza minimi consentendo al paziente di riprendere al più presto le sue normali attività.
Durante l’incontro del 23 febbraio saranno presentati alla comunità scientifica i risultati raggiunti da questi trattamenti nella cura dei tumori alla prostata, discussi casi clinici e messe a confronto le più recenti tecnologie innovative non invasive con i tradizionali metodi d’intervento.
Ad oggi sono un migliaio gli esami alla prostata effettuati ogni anno dall’equipe dell’Unità Prostata,coordinata dalla dott.ssa Valeria Panebianco presso la Radiologia Centrale del Policlinico Umberto I/Sapienza Università di Roma, diretto dal prof. Carlo Catalano.
I trattamenti a ultrasuoni focalizzati guidati da RM hanno ottenuto di recente l’autorizzazione dall’Unione europea per la cura dei tumori alla prostata. In Italia il Policlinico Umberto I, che da qualche anno utilizza con successo le terapie a ultrasuoni focalizzati per la cura dei fibromi uterini e per il trattamento di lesioni ossee benigne e maligne, li ha già applicati in passato per alcuni casi di lesioni alla prostata sui propri pazienti.
I risultati ottenuti da questa preliminare e sperimentale esperienza, che prevedeva un primo trattamento di tumori prostatici con MRgFUS e successivamente la chirurgia, hanno dimostrato efficacia ed hanno garantito radicalità oncologica anche a lungo termine.
Contestualmente, a breve partirà, presso il Policlinico, un trial clinico che prevederà il trattamento di pazienti affetti da carcinoma prostatico con la tecnologia MRgFUS che saranno controllati durante l’intero follow up, sia clinicamente sia con esami di RM Multiparametrica.