Palermo, 8 luglio 2024 – Il Policlinico Giaccone ha adottato il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per i traumi acuti della mano e dell’arto superiore in pazienti di età superiore a 14 anni. Un’iniziativa, questa, volta a migliorare ulteriormente la qualità delle cure offerte dall’unità operativa complessa di Chirurgia Plastica dell’Azienda ospedaliera universitaria.
“I traumi della mano e dell’arto superiore – spiega la prof.ssa Adriana Cordova, direttrice dell’UOC – costituiscono il 20% circa degli accessi al Pronto Soccorso e circa il 70% delle urgenze presso l’UOC di Chirurgia Plastica, da qui l’esigenza di tradurre le linee guida della Chirurgia e della traumatologia della mano e dell’arto superiore in percorsi operativi. Obiettivo del PDTA è definire gli aspetti organizzativi che consentano la gestione integrata dei traumi afferenti al Pronto Soccorso del Policlinico con livelli assistenziali adeguati, sia nella qualità che nella tempistica, alla complessità del trauma”.
Il Protocollo delinea tutte le fasi del percorso assistenziale, dall’accoglienza in pronto soccorso, alla diagnosi, al trattamento chirurgico o conservativo, fino alla riabilitazione e al follow-up all’ in terno dell’AOUP.
“Il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale adottato dall’Azienda ospedaliera universitaria – continua la prof.ssa Cordova – nasce dalla collaborazione interdisciplinare tra le differenti figure sanitarie, ortopedici, chirurghi vascolari, radiologi, fisiatri, anestesisti, chirurghi plastici che, dall’arrivo al PS, possono indirizzare il percorso terapeutico prima, e riabilitativo dopo, garantendo un trattamento rapido, adeguato alla complessità del trauma e alle esigenze fisiche e psicologiche del paziente”.
L’U.O.C. di Chirurgia plastica del “Paolo Giaccone” fa parte della Rete nazionale Coordinamento Urgenze Mano Italia (CUMI) per la gestione dei traumi complessi dell’arto superiore ed è stata accreditata dall’ Hand Trauma Committee (HTC) della Federazione Europea delle Società di Chirurgia della Mano(FESSH) quale Centro di Chirurgia traumatologica della mano e Centro reimpianti. Si tratta dell’unica struttura accreditata a sud di Roma.
“Questa iniziativa – afferma la Direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari – riflette il nostro impegno costante verso l’eccellenza clinica. Il PDTA rappresenta un modello organizzativo fondamentale per garantire un approccio multidisciplinare e integrato. Ringrazio tutto il personale coinvolto nella realizzazione di questo importante progetto che porterà a miglioramenti significativi nei risultati clinici e nella qualità della vita dei nostri pazienti”.
“Alla Chirurgia plastica dell’AOUP afferiscono pazienti da tutto il territorio siciliano e da fuori regione per la maggior parte per lesioni traumatiche complesse e altamente specialistiche. Nel 2022 sono stati eseguiti oltre 800 interventi di chirurgia traumatica della mano e circa 50 reimpianti e rivascolarizzazioni di arti e segmenti di arti. E attualmente stiamo valutando il percorso più idoneo per poter includere anche i pazienti pediatrici”, conclude Furnari.