Genova, 23 settembre – Dalla fine del periodo pandemico, continuano ad aumentare le iscrizioni al Registro dei donatori di midollo osseo, ma c’è bisogno di crescere ancora di più. Lo dicono i dati elaborati dal Registro IBMDR che ha sede all’E.O. Ospedali Galliera, nella Giornata mondiale dei donatori di midollo, che si è celebrata in tutto il mondo il 21 settembre e che ha segnato anche l’apertura di “Match it now”, la settimana nazionale di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche, in programma fino al 29 settembre.
Dal 1989, anno in cui è stato istituito il Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (IBMDR), il numero dei potenziali donatori è progressivamente aumentato, fino a raggiungere, al 31 dicembre 2023, oltre 711mila iscrizioni, dato che include sia i donatori attivi, sia quelli non più rispondenti ai requisiti di reclutamento poiché hanno raggiunto il limite di età dei 55 anni. Nel giugno di quest’anno finalmente si è raggiunto l’ obiettivo di sfondare il tetto dei 500mila donatori attivi.
“L’andamento mese per mese del reclutamento durante il 2024 rispetto al 2023 è buono – spiega Nicoletta Sacchi, direttrice dell’IBMDR – Quasi sempre i numeri sono maggiori, tranne che per il mese di agosto dove si registra sempre un fisiologico calo di iscrizioni. Il dato cumulativo fa registrare 21.895 nuovi donatori iscritti al 31 agosto scorso, con un incremento del 14% rispetto al dato dello scorso anno e maggior valore dal 2020. Ma non basta, il nostro obbiettivo è iscrivere almeno 30mila donatori entro la fine dell’anno”.
Il Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) rappresenta da vari decenni la terapia di elezione di molte malattie onco-ematologiche. La rete donativa italiana, composta sia da istituzioni che dalle associazioni di volontari, ha saputo rispondere e continua a rispondere a queste esigenze in maniera puntuale, efficiente ed efficace.
Per tale ragione la nuova versione degli standard IBMDR recentemente entrata in vigore (31 agosto 2024) ha voluto ulteriormente semplificare (pur mantenendo molto elevata l’attenzione per la tutela e sicurezza sia di donatore che di ricevente) il percorso di iscrizione del candidato donatore. È previsto infatti che il candidato verifichi, attraverso un questionario di autovalutazione, l’assenza di condizioni escludenti a priori la possibilità di diventare donatore e non è più necessaria quindi – all’iscrizione – una valutazione anamnestica eseguita in presenza di un medico.
“Questo dovrebbe facilitare alle associazioni che da sempre ci affiancano nel reclutamento (ADMO, ADOCES e ADISCO) – aggiunge la Sacchi – l’organizzazione di momenti di sensibilizzazione e iscrizione di nuovi donatori e aumentare la possibilità che i giovani si avvicinino al mondo della donazione”.
Anche Regione Liguria intende sensibilizzare sul tema della donazione di midollo osseo attraverso una campagna social rivolta in particolare ai giovani dai 18 ai 35 anni che tramite questo gesto, possono aiutare a curare diverse malattie del midollo.
“La cultura della donazione in Liguria sta crescendo sempre di più – dice Angelo Gratarola assessore alla Sanità di Regione Liguria – e questo ci rende orgogliosi soprattutto perché sta aumentando la consapevolezza dei donatori. L’opera di sensibilizzazione di Regione Liguria, delle Asl, delle strutture sanitarie ma anche dei preziosi volontari sta portando i risultati sperati. Il trapianto di cellule staminali e quello di midollo osseo sono già una grande arma nel presente ma sarà sempre più strategico nel futuro. Sostenere la donazione è un dovere delle istituzioni che richiede il massimo impegno”.
E proprio per ringraziare i liguri che negli ultimi anni hanno effettuato la donazione di midollo osseo, l’ADMO e l’IBMDR hanno organizzato sabato 5 ottobre, un incontro intitolato “Apericuore” alle ore 19, presso La Terrazza, in via 5 Maggio 2. Ai donatori verrà consegnato un diploma in segno di ringraziamento per il loro altruismo e per la sensibilità dimostrata nel momento della donazione.
Sarà una serata in cui tutti, a partire dai medici, alle associazioni, ai volontari, ai donatori parleranno dell’importanza della donazione e faranno un appello, soprattutto ai giovani, a donare, perché solo una persona su 100mila è compatibile con chi è in attesa di una nuova speranza di vita e quindi è necessario sempre di più che gli iscritti al Registro continuino a crescere.