Pisa, 27 novembre 2017 – Traguardo storico per l’Aou pisana: nei giorni scorsi è stato infatti eseguito con successo il trapianto di fegato numero 2.000. Il risultato raggiunto colloca l’Azienda ai vertici della classifica nazionale e internazionale dei centri di trapianto di fegato per numero e qualità dei risultati.
Iniziato nel 1996 sotto la guida del professor Franco Filipponi, il programma trapianto di fegato di Pisa è cresciuto nel corso degli anni, attraendo un numero sempre crescente di pazienti dall’intera regione, dall’Italia e dall’estero.
Il successo dell’attività si fonda su due elementi: l’intensa attività regionale di donazione di organi guidata dall’OTT-Organizzazione Toscana Trapianti diretta dal dottor Adriano Peris e la collaborazione intra-aziendale con le numerose unità operative e con i servizi che collaborano da anni alla riuscita del programma.
Prima fra tutte l’attività dell’Unità operativa di Anestesia e rianimazione trapianti diretta dal professor Gianni Biancofiore e che sostiene il programma trapianto di fegato sin dalla sua nascita, e il personale infermieristico e tecnico della sala operatoria del monoblocco (Edificio 6).
A loro si aggiunge l’impegno delle Unità operative di Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti, Malattie infettive, Medicina interna, Gastroenterologia, Epatologia, e poi delle Cardiologie, del Laboratorio di analisi chimico-cliniche, del Laboratorio trapianti e dei farmaci immunosoppressori, delle Sezioni di Microbiologia micologica e batteriologica, delle Anatomie patologiche, delle Radiodiagnostiche, dell’Endoscopia digestiva e di tutti coloro che si adoperano quotidianamente per le attività assistenziali dei pazienti prima e dopo il trapianto di fegato.
I 2.000 trapianti di fegato sono il frutto di un modello di integrazione del personale medico, infermieristico e tecnico aziendale e dell’esistenza di una fitta rete di collaborazione interprofessionale. Esempio ne è il Coordinamento trapianti di fegato che garantisce operatività per le donazioni e i trapianti 24 ore su 24, insieme al personale dell’Unità operativa, della terapia intensiva, della sala operatoria e dei servizi diagnostici aziendali. La macchina aziendale non si è mai fermata lungo il corso di tutti questi 21 anni dall’avvio del programma e continua a offrire un esempio incontrastato di efficienza sanitaria.
Un ringraziamento doveroso va alla rete regionale di donazione, ai coordinamenti aziendali e al personale medico e infermieristico che giornalmente sostiene l’attività di procurement di organi.
Con loro bisogna ringraziare i donatori di organi e le loro famiglie che, con immenso spirito di sacrificio, hanno sostenuto e continuano a sostenere l’attività di trapianto nella nostra regione.