Torino, 23 maggio 2017 – Una scena da film. Un intervento senza precedenti. Un vero miracolo. Qualche sera fa al pronto soccorso dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino è arrivato un uomo quarantenne lucido e cosciente con un dardo che gli trapassava il collo da parte a parte, senza alcuna conseguenza apparente.
Il paziente sveglio parlava regolarmente e ha raccontato che la freccia metallica gli si era conficcata accidentalmente a metà del collo mentre in casa lui stava pulendo la propria balestra.
Pronto e immediato è stato l’intervento di tutto il personale sanitario, nonostante la scena senza precedenti, come si può ben immaginare, li avesse colti eufemisticamente di sorpresa. L’uomo è stato sottoposto subito ad una Tac spirale 64 in tridimensione e ad una angiotac spirale dalla radiologa Simona Veglia.
Gli accertamenti hanno riscontrato che il dardo per una serie di fortunate coincidenze aveva risparmiato la trachea, l’esofago, la laringe e le corde vocali, passando ad un solo millimetro dalla carotide. Aveva perforato l’arteria tiroidea superiore, che però era occlusa con effetto tappo dalla presenza del corpo stesso del dardo nel vaso sanguigno, ed aveva fratturato la sesta vertebra cervicale, senza lesionare il midollo spinale, da dove usciva posteriormente per circa 8 cm.
Il paziente veniva immediatamente portato in sala operatoria, dove da sveglio e semplicemente sedato dall’anestestista Roberto Balagna veniva sottoposto ad un delicatissimo intervento senza precedenti, che avrebbe potuto mettere a rischio la sua vita.
L’intervento è stato effettuato dall’otorinolaringoiatra Massimo Capricci, coadiuvato dal chirurgo vascolare Luca Di Molfetta. Capricci ha dapprima svitato la punta del dardo per poi successivamente sfilarlo dall’interno del collo. A quel punto il paziente è poi stato intubato dall’anestesista e gli è stata prontamente suturata l’arteria tiroidea rotta, che precedentemente non aveva perso troppo sangue proprio per la presenza della freccia stessa che la occupava.
L’operazione ad alto rischio è tecnicamente riuscita. Successivamente l’uomo è stato trasferito in Rianimazione e gli è stata fatta una tracheostomia temporanea per mettere in protezione e in sicurezza le vie aeree.
Il decorso post operatorio è regolare. Il paziente ora è ricoverato nel reparto di degenza e sta meglio, mangia e parla e nei prossimi giorni verrà dimesso.
fonte: ufficio stampa