Milano, 4 maggio 2018 – Il diritto di decidere autonomamente, liberamente e consapevolmente sul fine vita, sia in relazione al proprio corpo che in relazione ai propri beni. Questi i temi al centro dell’incontro pubblico “Libertà di sapere, libertà di scegliere. Testamento biologico e testamento solidale: come decidere della propria vita e dei propri beni”, organizzato, in collaborazione e con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato, dalla Fondazione Umberto Veronesi, che da sempre promuove il dibattito pubblico su argomenti scientifici di attualità, temi controversi e questioni complesse minate dalla carenza di informazioni chiare e autorevoli.
L’iniziativa è in programma a Roma, nei locali del Roma Meeting Center (Largo dello Scautismo, 1), venerdì 11 maggio a partire dalle ore 10.30 ed è stata promossa al fine di fare luce, lungo il fil rouge del diritto di scelta sul fine vita, su due temi di strettissima attualità spesso bersagliati da inesattezze e vere e proprie fake news: il testamento biologico e il testamento solidale.
“L’incontro “Libertà di sapere, libertà di scegliere” nasce per fare chiarezza su due temi all’apparenza distanti, ma che hanno come denominatori comuni la libertà e la fiducia: libertà di scegliere cosa fare, in determinate circostanze e a determinate condizioni, del proprio corpo e libertà di scegliere come debbano essere utilizzati i propri beni nel rispetto delle proprie volontà e a favore delle generazioni future”, spiega Monica Ramaioli, direttore generale della Fondazione Umberto Veronesi.
“Per far sì che queste scelte siano condivise e accettate – aggiunge – c’è bisogno, appunto, di fiducia: fiducia verso lo Stato, verso i medici, fiducia nei propri cari e fiducia nei confronti degli enti del terzo settore impegnati ogni giorno a favore della collettività per il raggiungimento di obiettivi condivisi”.
Nel corso dell’iniziativa, anche alla luce della recente approvazione della legge sul testamento biologico e dell’interesse crescente degli italiani in relazione al testamento solidale, verranno offerte risposte chiare e dettagliate sull’importante e controverso tema dei diritti e delle scelte sul fine vita.
L’incontro pubblico, moderato dal giornalista della Fondazione Umberto Veronesi Fabio Di Todaro, sarà aperto dalla professoressa associata di Diritto costituzionale comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento Cinzia Piciocchi, che parlerà delle novità e delle opportunità introdotte, sul fronte del testamento biologico, dalla legge “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”.
Seguirà l’intervento del Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Sociale e al Terzo Settore Gianluca Abbate, che metterà in luce la centralità della figura del notaio rispetto al tema della certezza delle volontà ed esplorerà i risvolti pratici della legge sul testamento biologico. Far comprendere ai cittadini il valore giuridico dei propri diritti è, infatti, il primo passo per garantire il rispetto delle volontà individuali in vita e oltre la vita.
“Bisogna annullare, attraverso la corretta e puntuale informazione, il rischio che lo strumento del testamento biologico si riduca ad una firma frettolosamente apposta dal cittadino in calce a un modulo scaricato dal web”, sottolinea Abbate, secondo cui “sarebbe paradossale che la stessa elevata attenzione da sempre riservata al testamento contenente le disposizioni patrimoniali – e quindi anche al testamento solidale oggetto di questo convegno – non venga rivolta ad un ‘testamento’ che attiene al bene primario in assoluto: la vita”.
Tra i relatori dell’incontro pubblico anche il bioeticista e ricercatore Fondazione Umberto Veronesi e CNR Marco Annoni, che parlerà dell’importanza della fiducia per l’autonomia delle scelte individuali.