Test tossicologici più affidabili: la SIBioC pubblica le nuove procedure per garantire risultati certi in sede giudiziaria
Roma, 7 aprile 2025 – Standardizzare e uniformare le procedure dei laboratori attivi nel servizio sanitario nazionale e dedicati all’analisi di sostanze stupefacenti e psicotrope su campioni biologici. L’obiettivo finale è ottenere risultati certi e non contestabili in sede giudiziaria, attraverso una rigorosa tracciabilità di ogni fase operativa.
È quanto discusso in un nuovo documento redatto dalla SIBioC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica). Si intitola “Procedure operative per la determinazione delle sostanze d’abuso nelle matrici biologiche” e vuole essere una guida pratica a tutti i professionisti sanitari coinvolti nell’interpretazione dei dati tossicologici. Intende contribuire con una maggiore chiarezza scientifica e giuridica all’affidabilità dei test soprattutto dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada.
“Da più parti sono stati sollevati dubbi e interrogativi circa le possibili interferenze che sostanze farmacologiche possono avere sugli esami – afferma il prof. Marcello Ciaccio, Presidente Nazionale SIBIOC – È, quindi, un tema di grande attualità e vi sono state nelle ultime settimane discussioni pubbliche a volte molto accese. Come Società Scientifica, nella massima trasparenza possibile, intendiamo dare delle indicazioni precise sulla gestione delle diverse matrici biologiche come urina, sangue, saliva o peli. Con il nostro nuovo documento illustriamo come deve avvenire la raccolta, la preparazione e la conservazione dei campioni. Abbiamo anche individuato quali sono i dati indispensabili che devono essere contenuti nei referti analitici. Infine diamo alcune informazioni pratiche sulle caratteristiche delle singole matrici. Per esempio, per la ricerca di stupefacenti come THC, cocaina o ecstasy, la matrice pilifera deve essere lunga almeno 3 centimetri”.
Il documento della SIBIOC è stato redatto da un Working Group ed è già stato diffuso a tutti i componenti della Società Scientifica. “Da sempre la medicina di laboratorio può avere non solo uno scopo clinico ma anche giudiziario – conclude Ciaccio – Le analisi tossicologiche con valenza forense devono fornire risposte certe ed univoche soprattutto se assumono carattere medico-legale e vengono considerate prove in ambito amministrativo o addirittura penale. Le determinazioni analitiche delle sostanze stupefacenti e psicotrope nelle matrici biologiche richiedono sempre una particolare attenzione. Devono, infatti, avere dei requisiti di attendibilità e affidabilità e il dato analitico raccolto dovrà in seguito essere correttamente interpretato. Come SIBIOC vogliamo dare risposte sicure a tutti i cittadini su un tema così delicato come l’utilizzo di sostanze psicotrope o l’abuso di alcol. La credibilità del sistema sanitario nazionale passa anche dalla precisione d’esecuzione di esami il cui esito può comportare molti problemi sia al singolo cittadino che all’intera collettività”.