Genova, 5 ottobre 2022 – Solo un anno fa era impensabile, oggi è realtà. I continui progressi della medicina di Laboratorio consentono oggi di verificare con esattezza la risposta immune dell’organismo per valutare l’efficacia della vaccinazione nell’uomo. Non solo scoprire la presenza di virus e anticorpi, dunque, dato che di per sé non si è rivelato fondamentale, ma l’intera la risposta immune rispetto alla malattia e vaccinazione contro il Covid-19.
“Nei malati oncologici o in chi è colpito da patologie autoimmuni questa verifica è molto importante – spiega il dott. Tommaso Trenti, Presidente di SIBioC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica – Medicina di Laboratorio, Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Anatomia Patologica dell’azienda ospedaliera universitaria di Modena – il nostro lavoro permette di indicare ai clinici qual è il reale stato immunitario del paziente, per prevedere come potrà reagire a chemioterapie, uso di cortisone o farmaci immunosoppressori. Questo vale oggi per il Covid-19 ma si potrà allargare ad altre malattie, sia virali che batteriche, per una sempre maggiore protezione del paziente. È uno degli argomenti chiave che dibatteremo nel corso del Congresso di quest’anno sottolineando come la lettera magistrale tenuta dal prof. Alessio Fasano illustre clinico dell’Università di Harvard sia incentrata su come la Medicina del 21° secolo sia per la diagnosi e cura che per la prevenzione si baserà sulla Medicina di Laboratorio”.
Ad esempio la valutazione tossicologica ha permesso di comprendere come la pandemia abbia ridotto il consumo delle tradizionali droghe quali cocaina e oppio difficile da trasportare ed abbia incentivato l’uso delle droghe sintetiche, non tanto quelle psicostimolanti ricreazionali come ecstasy e amfetamine ma quelle ad azione narcotica, analgesica e tranquillizzante, come i nuovi oppiacei e benzodiazepine. Nuove droghe molto pericolose che dal 2015 hanno determinato un’epidemia da oppioidi negli Stati Uniti, sbarcata in Europa dal 2019 e in continua crescita.
“L’epidemia da Covid-19 è stata una frontiera per tutte le branche mediche, ma per noi è stata un vero spartiacque – aggiunge la dott.ssa Laura Sciacovelli, Past President di SIBioC e Dirigente Biologo presso l’Azienda Ospedaliera di Padova – Il ruolo strategico degli esami di laboratorio è emerso con evidenza e vede la nostra Società Scientifica in prima fila nella protezione della salute del paziente trasferendo l’innovazione diagnostica alla pratica clinica. Indichiamo gli esami più efficaci per valutare lo stato di salute dell’individuo”.
L’introduzione di nuovi test, sempre più evoluti e la genomica, la branca della biologia molecolare che si occupa dello studio del genoma, dunque, permettono di comprendere l’efficacia dei nuovi farmaci e la messa a punto di trattamenti personalizzati.
“La genomica ci fornisce gli strumenti per permettere una medicina di precisione, approccio rivoluzionario nella medicina di laboratorio e nella diagnostica, sempre più focalizzata a comprendere l’espressione di un singolo paziente sulla sua configurazione molecolare – spiega il Presidente eletto SIBioC Marcello Ciaccio, Ordinario di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata all’Università di Palermo – È l’argomento della lettura magistrale del Congresso di quest’anno, descrive come la medicina di laboratorio permetterà di comprendere l’individuo nella sua unicità, con un chiaro vantaggio sia per il malato, che sarà trattato con i farmaci più adatti alla sua situazione, che per il SSN che otterrà un risparmio nella scelta dei trattamenti ad alto costo. La Medicina di Laboratorio oggi è in grado di individuare i biomarcatori che consentono di mettere a punto terapie mirate”.
Ma SIBioC non è impegnata solo sul fronte di test sempre più evoluti per realizzare una Medicina di precisione che tuteli sempre più il paziente, ma anche sul versante istituzionale, stimolando in un dialogo continuo il sistema sanitario nazionale e le Regioni e le aziende sanitarie. “Cerchiamo di dare il nostro contributo per selezionare gli esami efficaci ed eliminare quelli ritenuti ormai inutili – conclude il dott. Tommaso Trenti – per trovare percorsi di prevenzione, e clinico diagnostico terapeutici ottimali grazie all’innovazione dei nuovi test di laboratorio nella medicina di precisione. L’immagine del ponte di Genova come rinascita dopo un tragico evento è il simbolo del Congresso per segnare un’importante occasione di ripresa in presenza delle attività e relazioni. È un momento unico per la Società per ricostruire e rafforzare il valore e la percezione di comunità scientifica e professionale che ci ha sempre caratterizzato dopo l’isolamento della stagione pandemica”.