Bruxelles, 30 ottobre 2017 – Il Parlamento europeo ha deciso di ignorare l’emergenza sanitaria che da anni colpisce i residenti della Terra dei fuochi in Campania.
La massima istituzione della Ue, trincerandosi dietro un arido regolamento parlamentare, non ha accolto un emendamento al bilancio Ue 2018 dell’eurodeputato Piernicola Pedicini, che proponeva il finanziamento di un progetto pilota finalizzato a monitorare la salute delle donne in gravidanza e dei loro neonati residenti nei 57 comuni della Terra dei fuochi.
Il progetto, predisposto con il contributo dei medici dell’Isde, e in particolare del dottor Gaetano Rivezzi, pur rappresentando una goccia nel mare, richiedeva uno stanziamento della Ue di un milione di euro in due anni ed era basato su una solida base scientifica corroborata, tra l’altro, da ricerche notissime come lo Studio Sentieri.
“Anche se la proposta – ha commentato Pedicini – era stata già valutata negativamente dalla Commissione europea, che aveva rimpallato sulle autorità italiane la responsabilità di questo tipo di attività, speravo di poter superare l’ostacolo con l’emendamento al bilancio dell’Ue per il 2018 che il Parlamento ha approvato la settimana scorsa durante la plenaria di Strasburgo. Purtroppo non è andata così e, attraverso il meccanismo tecnico del voto in blocco (un mini canguro, simile a quelli usati in Italia), è stato deciso di non far inserire tra le linee del bilancio, il finanziamento del progetto che avevo proposto”.
“Ancora una volta – ha sottolineato l’eurodeputato – non sarà facile comunicare alle madri di bambini malati di tumore della Terra dei fuochi la delusione e la frustrazione, per come la maggioranza parlamentare della Ue capeggiata da Tajani e Pittella ha inteso negare il problema evitando addirittura di porre ai voti l’emendamento. Va detto, che la mia proposta è frutto di un’intensa attività che il M5S Europa porta avanti da tempo per chiedere che la Ue si occupi dell’emergenza Terra dei fuochi”.
“Riepilogo brevemente cosa è accaduto in questi ultimi mesi – prosegue Pedicini – Ho fatto varie visite in alcuni dei 57 comuni della province di Napoli e Caserta; ho incontrato le mamme di tanti bambini sfortunati, colpevoli di essere nati in quell’area e non altrove; ho promosso diverse iniziative parlamentari: interrogazioni, eventi pubblici in Italia e a Bruxelles; ho organizzato un incontro con il Commissario alla salute e i consiglieri regionali del M5S Campania Valeria Ciarambino e Marì Muscarà da sempre attive su questa tragica emergenza; ho portato lo stesso Commissario Andriukaitis in plenaria a Strasburgo a rispondere ad una mia ‘Major interpellation’”.
“Dopo – ha concluso Pedicini – sono andato avanti e ho insistito presentando il progetto pilota all’interno del bilancio generale Ue 2018. Purtroppo però, il Parlamento europeo ha preferito ignorare la mia proposta”.