Durante i tre giorni di congresso i maggiori esperti nazionali e internazionali hanno affrontato il futuro della genetica: dalla terapia genica, all’interpretazione di dati sull’intero genoma e all’utilizzo dei big-data, fino agli screening genetici alla nascita per identificare i soggetti a rischio di sviluppare malattie genetiche
Trieste, 9 settembre 2022 – Si è appena concluso al Trieste Convention Center il XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Genetica Umana (SIGU) in occasione del 25° di fondazione e del bicentenario della nascita del precursore della moderna genetica, Gregor Mendel. L’evento, iniziato mercoledì scorso, ha visto confrontarsi per tre giorni oltre 800 fra ricercatori, specializzandi e dottorandi in arrivo da tutta Italia.
Durante le varie sessioni del Congresso si sono alternate le relazioni dei massimi esperti italiani (attivi in Italia e all’estero) della materia, con alcuni significativi apporti di esperti stranieri, che, guidati dal presidente della SIGU, prof. Achille Iolascon, hanno fatto il punto sul presente e sul futuro della Genetica Umana.
Tra le principali tematiche affrontate ci sono state le terapie innovative per le malattie rare spaziando dalla terapia genica (spesso in patologie che presentano forme di grado variabile di disabilità intellettiva), alla terapia cellulare al riposizionamento di farmaci; le tecnologie avanzate nell’ambito della genomica con un particolare riguardo all’interpretazione di dati sull’intero genoma ed all’utilizzo di big-data.
C’è stata, poi, la presentazione e discussione di casi clinici complessi che oggi spesso, grazie proprio alle tecnologie più avanzate, arrivano a una diagnosi genetica. Infine, si è parlato degli importanti screening genetici alla nascita al fine di identificare precocemente i soggetti che svilupperanno una malattia genetica nei mesi/anni successivi.
“Abbiamo sostanzialmente vinto – ha affermato il prof. Gasparini – la sfida di organizzare un congresso in presenza e le oltre 800 persone che sono venute a Trieste ne sono la prova tangibile. Ricercatori, dottorandi e specializzandi hanno potuto confrontarsi per circa tre giorni su tematiche essenziali per la Genetica Umana sia nel campo della ricerca che in quello assistenziale. Un successo tanto più importante visto che oggigiorno il Congresso annuale della SIGU assume un’importanza ancora più marcata per gli studiosi del genoma umano e per l’intero mondo scientifico, che alla branca della genetica deve una parte consistente dei suoi progressi. Bellissima e particolarmente stimolante, in tale contesto – ha concluso Gasparini – è stata la relazione di apertura del prof. Nicholas Katsanis (Usa) sul futuro della genomica”.
Da parte sua, il prof. Massimo Zeviani, direttore scientifico dell’IRCCS Materno Infantile “Burlo Garofolo” che ha patrocinato e sostenuto il Congresso ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di aver ospitato per la prima volta a Trieste il Congresso Nazionale della Società Italiana di Genetica Umana (SIGU), finalmente svolto in presenza. È già un grande successo che siano stati presenti oltre 830 partecipanti in arrivo da tutta Italia e ospitati nell’attrezzatissimo Trieste Convention Center al Porto Vecchio, ma ancor più positiva è stata la qualità eccelsa degli incontri svolti e dei lavori che sono stati presentati”.
“Il 25esimo anniversario della fondazione della SIGU – ha continuato – è particolarmente importante non solo perché finalmente i partecipanti hanno potuto tornare a lavorare in presenza, ma anche e soprattutto perché il congresso ha trattato della rivoluzione genomica in atto nell’ambito della genetica medica. A partire dal sequenziamento del genoma umano si aprono, infatti, nuovi orizzonti per la comprensione dell’impatto della genetica sulla vita umana e sulle malattie”.
“Il Burlo Garofolo – ha concluso Zeviani – essendo un’eccellenza indiscussa nell’ambito della genetica pediatrica italiana è, quindi, particolarmente soddisfatto di aver patrocinato e aver anche sostenuto economicamente un Congresso così importante e significativo per il presente e il futuro degli studi sulla genetica”.
Piena soddisfazione per la riuscita del Congresso è stata espressa anche dal prof. Roberto Di Lenarda, Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, che ha patrocinato la tre giorni di lavori, per il quale: “La qualità della ricerca e la sinergia tra gli entri scientifici che il nostro territorio garantisce sono un patrimonio di tutto il Paese che va condiviso e potenziato anche attraverso iniziative come questa. La Genetica Umana e la medicina di precisione sono ambiti in forte espansione a cui l’Università di Trieste sta dando un importante contributo anche nell’ambito del finanziamento legato ai Dipartimenti di eccellenza Mur. Saluto gli 800 ricercatori, dottorandi e specializzandi che sono venuti a Trieste, sono sicuro che torneranno arricchiti da questo momento di confronto e formazione e ringrazio i colleghi docenti genetisti medici del nostro Ateneo e in particolare il prof. Paolo Gasparini, neopresidente SIGU”.
“Termino il mio mandato triennale qui a Trieste – ha concluso il prof. Achille Iolascon, presidente SIGU – con un evento ricco di stimoli scientifici e spunti per il futuro della nostra disciplina. Desidero sottolineare la partecipazione di moltissimi giovani ricercatori tra cui gli specializzandi in Genetica Medica ai quali, in questo ultimo biennio, abbiamo dedicato in questi anni una particolare attenzione. Passo le consegne all’amico Paolo Gasparini, augurando che possa ulteriormente incrementare le attività della Società per raggiungere quei traguardi che vedranno i genetisti al centro dei processi di ricerca ed assistenziali tipici della medicina di precisione”.