Terapia Intensiva Neonatale, progetti innovativi all’ospedale Maria Vittoria di Torino

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Torino, 6 settembre 2018 – Le coccole tra una mamma e il suo bimbo appena nato dovrebbero poter durare una vita. Non è stato cosi per Irene Settanta, drammaticamente stroncata lo scorso anno da un aneurisma cerebrale mentre ancora portava in grembo la sua piccola Emma Maria, salvata all’Ospedale Maria Vittoria, alla 32a settimana di gestazione, da una maratona in sala operatoria di Ginecologi, Anestesisti-Rianimatori e Neonatologi, protetta prima dal corpo della sua mamma e poi dall’incubatrice della Terapia Intensiva Neonatale.

Un solo, unico abbraccio tra Irene ed Emma Maria. Immortalato da uno scatto privatissimo del papà Oscar, mentre una vita scivolava via e l’altra era appena iniziata. A un anno dalla tragedia, il messaggio di amore e speranza di Irene, che a 31 anni è riuscita a donare la vita alla sua bimba e un’altra vita a chi oggi vive grazie ai suoi organi, si rinnoverà quotidianamente nella Terapia Intensiva Neonatale del Maria Vittoria, grazie ai volontari dell’Associazione “Le Coccole di Mamma Irene”, prima esperienza del genere in Piemonte e tra le prime in Italia.

Creata dal marito e dalla sorella di Irene, con familiari, amici e personale sanitario, e fondata nel giorno del suo compleanno, il 12 giugno 2018, l’Associazione ha la mission di prendersi cura dei neonati e bambini ospedalizzati nati a Torino, a partire proprio dalla Terapia Intensiva Neonatale del Maria Vittoria, dove da novembre, dopo un corso di adeguata formazione curato dal personale medico e infermieristico del Maria Vittoria, con psicologi dell’Associazione – che si terrà al Centro Ciocatto dal 9 ottobre per un mese – i volontari, regolamentati da apposita convenzione, si prenderanno cura dei piccoli ospiti del reparto, su indicazione medica, con una presenza fatta di calore e di coccole, di momenti di  musica e lettura di favole e, soprattutto, di vicinanza.

“Nella sofferenza per la perdita di Irene abbiamo provato tutti insieme a trasformare il nostro dolore in energia per incanalarla verso qualcosa di costruttivo – spiega Oscar Palladino, marito di Irene – “Le Coccole di Mamma Irene” vuole essere un aiuto concreto per neonati e bambini ricoverati, i cui genitori e familiari non possano, per varie ragioni, essere presenti con continuità”.

“Sono numerose le evidenze scientifiche di come uno specifico accudimento del neonato, la cosiddetta “Care” neonatale, abbia effetti benefici sullo sviluppo neuro-comportamentale del neonato stesso, specie se ricoverato in Terapia Intensiva – spiega la dott.ssa Patrizia Savant Levet, Direttrice Terapia Intensiva Neonatale del Maria Vittoria – Si tratta di un insieme di cure e attenzioni individualizzate rivolte al neonato, prematuro e non, che riducono lo stress cui il piccolo è sottoposto, attenuando le stimolazioni visive e uditive, minimizzando le stimolazioni dolorose e favorendone il riposo, solo per fare qualche esempio. I volontari, accuratamente selezionati, avranno inoltre un ruolo importante nel sostegno dei genitori dei piccoli ricoverati e nell’intrattenimento di fratellini e sorelline. All’interno di questa associazione si va costituendo anche un gruppo di auto-aiuto per genitori di prematuri, con il coinvolgimento di altri genitori già passati attraverso questa forte esperienza”.

“Questa iniziativa ammirevole sottolinea l’importanza dei valori della condivisione e della solidarietà nell’elaborazione anche degli eventi più tragici e si pone come un valore aggiunto nella Terapia Intensiva Neonatale e nell’Ostetricia del Maria Vittoria – commenta il Direttore Generale della ASL Città di Torino,

Valerio Fabio Alberti – dove lavoriamo da anni secondo gli standard più all’avanguardia per un approccio globale al neonato, in un’ottica di continuità mamma-bambino, per assicurarne il benessere. Per i neonati più critici, nell’ambito della costante collaborazione tra Terapia Intensiva Neonatale, Neuropsichiatria Infantile e Fisiatria, si sta attuando il progetto di presa in carico del neonato e della famiglia già durante il ricovero in TIN, da parte di fisioterapiste dedicate, per creare una continuità tra ospedale e territorio, che faciliti la miglior risposta ai bisogni riabilitativi e abilitativi dei neonati. Anche in questo caso al Maria Vittoria si terrà un corso di formazione specifico, a fine novembre”.

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