Terapia antibiotica dei patogeni multiresistenti, una sfida aperta. Congresso all’Aou di Ferrara

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Dott. Marco Libanore

Ferrara, 13 giugno 2018 – Si svolgerà venerdì 15 giugno presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Cona (ore 8.30-17.30) il Congresso Nazionale dal titolo “Terapia antibiotica dei patogeni multiresistenti (MDRO): una sfida aperta”, organizzato dall’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive (diretta dal dott. Marco Libanore), in collaborazione con i Dipartimenti Medico (diretto dal dott. Massimo Gallerani) e quello delle Emergenze (diretto dal dott. Roberto Zoppellari).

L’evento vede coinvolti alcuni dei più giovani e qualificati esperti del settore, insieme ad autorevoli e riconosciute figure di riferimento in campo nazionale, nella terapia antimicrobica.

Il Congresso intende focalizzare l’attenzione sugli elementi imprescindibili per la realizzazione di un’organizzazione sanitaria, al passo con i tempi, in grado di affrontare le sfide quotidiane nella gestione diagnostico terapeutica dei pazienti con infezioni da patogeni batterici multiresistenti ad elevata complessità e gravità.

Fonti autorevoli dell’OMS hanno annunciato che nel 2050, se non cambieranno le politiche sanitarie e le strategie per risolvere la situazione epidemiologica attuale, avremo più decessi per infezioni correlate all’assistenza sanitaria, che per patologie cardiovascolari e cronico-degenerative.

L’impiego non responsabile, l’abuso, l’utilizzo inadeguato ed inappropriato degli antimicrobici, ha determinato un incremento esponenziale delle resistenze a questi importanti presidi terapeutici, generando allarme e una forte preoccupazione per il futuro.
La criticità del fenomeno è correlata alle crescenti difficoltà gestionali per la gravità e complessità dei pazienti che affollano le nostre strutture sanitarie, la severità delle infezioni in campo e la limitata disponibilità di un bagaglio terapeutico che appare ogni giorno più ristretto.

Sotto questo punto di vista il periodo critico che stiamo attraversando, con patogeni sempre più multiresistenti, richiede un approccio al fenomeno nella sua globalità da parte dell’infettivologo esperto in antibioticoterapia, coordinatore di un sistema che si identifica nel suo insieme nella gestione strutturata della terapia antimicrobica, sia essa antibatterica o antifungina.

Quest’ultimo è chiamato, infatti, a governare un impiego razionale e altamente qualificato delle risorse fruibili, in particolare in un periodo in cui si sono, di recente, resi disponibili nuovi antibatterici e antifungini mirati al trattamento di alcuni importanti microrganismi particolarmente difficili da affrontare per il loro peculiare profilo di resistenza: klebsielle produttrici di carbapenemasi, pseudomonas panR e le emergenti candide refrattarie ai principali antimicotici, soprattutto nel setting internistico.

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