Federfarma Palermo finanzia stage di ricerca sulle malattie genetiche rare presso il Galliera-Gaslini di Genova. Tale formazione potenzierà il Campus di Ematologia a Palermo per la cura delle talassemie e delle malattie rare del sangue
Palermo, 12 dicembre 2017 – Si rinnova l’impegno di Federfarma Palermo-Utifarma in favore dei pazienti talassemici assistiti al Campus di Ematologia “Franco e Piera Cutino” dell’ospedale Cervello di Palermo. Dopo la donazione dello scorso anno a sostegno della piena operatività della Biobanca, quest’anno Federfarma Palermo finanzia uno stage di un anno a favore di un biologo presso il Laboratorio di Genetica medica dell’ente Ospedali Galliera di Genova diretto dal prof. Domenico Coviello che opera in partnership con l’Istituto Gaslini di Genova, per una ricerca sui benefici dell’applicazione alle malattie genetiche rare della tecnica Array-Comparative Genomic Hybriditization che consente di identificare anomalie cromosomiche.
Tale formazione consentirà al Campus dell’ospedale Cervello di Palermo per la cura della talassemia e delle altre malattie genetiche rare del sangue di ampliare l’offerta di prestazioni al sempre più crescente numero di pazienti affetti da tali patologie, con l’obiettivo di acquisire una maggiore specializzazione che riduca la migrazione sanitaria verso altre regioni.
La somma sarà consegnata giovedì prossimo, 14 dicembre, presso il Palace hotel di Mondello, dal presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, al segretario dell’associazione Piera Cutino, Sergio Mangano, al termine di una cena di beneficenza per la raccolta di fondi alla quale parteciperanno i farmacisti di Palermo e provincia con le loro famiglie, che avrà inizio alle ore 20,30.
La serata, organizzata da Federfarma Palermo-Utifarma in collaborazione con l’Ordine dei farmacisti di Palermo, sarà condotta da Massimo Minutella e sarà animata dall’attore Ernesto Maria Ponte e dalla Kilimangiaro Band.
“Ancora una volta – dichiara Roberto Tobia – i farmacisti palermitani confermano la centralità del ruolo sociale di questa professione a servizio del proprio territorio, con l’impegno non solo a contribuire alla salute dei pazienti, ma anche a migliorare la qualità della vita di chi affronta battaglie difficili come quelle contro la talassemia e le malattie rare”.