Svolta epocale per la cura del diabete: approvata la prima insulina settimanale al mondo

Sarà possibile ridurre il numero di somministrazioni di insulina ad una sola volta a settimana rispetto alla somministrazione giornaliera oggi prevista. In un anno da un minimo di 365 iniezioni si passa a 52. Oltre a favorire il miglioramento della qualità di vita dei pazienti, la nuova insulina settimanale ha un impatto anche in termini di sostenibilità ambientale. Gli italiani affetti da diabete sono circa il 6% della popolazione, cioè quasi 4 milioni di persone, un dato sottostimato se si pensa che le mancate diagnosi sono circa 1,5 milioni

Roma, 28 maggio 2024 – La Commissione Europea (CE) ha concesso l’autorizzazione per l’insulina settimanale, la prima al mondo indicata per il trattamento del diabete negli adulti. Una novità senza precedenti a distanza di centouno anni dalla scoperta dell’insulina che potrà impattare positivamente sulla gestione del diabete e che potrà cambiare la qualità di vita dei pazienti.

Oggi la terapia insulinica prevede che il paziente si somministri l’insulina almeno una volta al giorno con un impatto che va dalla gestione della terapia stessa alla sfera sociale, lavorativa e psicologica della persona e delle loro famiglie; aspetto legato in particolare alla necessità di dover monitorare e gestire la malattia quotidianamente e di dover programmare l’intera giornata in base a questo.

Il numero di iniezioni può rappresentare un ostacolo importante in termini di qualità di vita e di aderenza alla terapia. I dati mostrano che il 50% delle persone con diabete, che necessitano di terapia insulinica, ritardano di oltre due anni l’inizio del trattamento, con ripercussioni sulla gestione della malattia e delle sue complicanze.

Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale ha permesso una riduzione della glicemia (misurata come variazione dell’HbA1c) rispetto all’insulina basale giornaliera favorendo il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2.

Le malattie croniche non trasmissibili sono collegate agli stili di vita e al contesto in cui si vive, con un impatto anche sulla qualità delle relazioni sociali. L’ambiente è ormai considerato a tutti gli effetti un determinante di salute soprattutto quando si parla di cronicità.

Anche in quest’ottica, una terapia, che passa da una somministrazione giornaliera ad una settimanale, con un considerevole risparmio del numero di penne utilizzate, offre una risposta concreta in tema di sostenibilità ambientale, favorendo la riduzione delle emissioni di CO2.

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