Studio del diabete, il prof. Gian Paolo Fadini dell’Università di Padova vince il Premio Minkowski

Padova, 25 settembre 2020 – Gian Paolo Fadini, Professore Associato al Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova e ricercatore dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM), è il vincitore del prestigioso Premio Minkowski della Società Europea per lo Studio del Diabete (EASD).

L’importante riconoscimento è assegnato ai ricercatori che si siano distinti per aver contribuito all’avanzamento delle conoscenze nel campo della diabetologia e, esclusi i premi alla carriera, rappresenta il più importante riconoscimento conferito ogni anno dall’EASD.

Il Premio, istituito nel 1966, annovera nell’elenco dei vincitori le maggiori personalità scientifiche nell’ambito del metabolismo e della diabetologia e solo un altro Italiano che lavora in Italia ha ricevuto lo stesso premio in oltre 50 anni: Gianluca Perseghin, ora Professore Ordinario di Endocrinologia presso l’Università di Milano Bicocca.

La premiazione del prof. Fadini, avvenuta in modalità virtuale durante il 56° Meeting Annuale dell’EASD, ha vista la presentazione da parte del ricercatore della sua lettura “Should I stay or should I go? The bone marrow and stem cell traffic in diabetes” (https://www.easd.org/virtualmeeting/home.html#!resources/should-i-stay-or-should-i-go-the-bone-marrow-and-stem-cell-traffic-in-diabetes).

La ricerca contribuisce a far luce su un nuovo tipo di complicanza cronica del diabete, che colpisce le cellule staminali nel midollo osseo, conducendo ad un difetto dei meccanismi con cui l’organismo affronta il danno tissutale indotto dal diabete. È una rivoluzione del paradigma per cui, oltre a guardare cosa danneggia gli organi del paziente diabetico, i ricercatori hanno imparato a studiare quali dovrebbero essere i meccanismi fisiologici di riparazione, ed a capire cosa succede quando questi non funzionano correttamente.

Questi studi stanno producendo dei frutti anche per quanto riguarda possibili nuove terapie per contrastare lo sviluppo delle complicanze croniche del diabete, promuovendo i meccanismi di riparazione.

“Ricevere uno dei premi più prestigiosi per la ricerca sul diabete in Europa – ha dichiarato il prof. Fadini – è un grandissimo onore personale, un vanto per il Dipartimento di Medicina, per tutta l’Università di Padova e per l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare. Pensare di aver realmente contribuito all’avanzamento delle nostre conoscenze sul diabete è il maggiore riconoscimento a cui possiamo aspirare. Per questo voglio ringraziare tutti i collaboratori, nello staff medico del Dipartimento e nel laboratorio di diabetologia sperimentale del VIMM. Grazie allo sforzo coordinato nella ricerca clinica ed in quella di base, i nostri studi sulle cellule staminali nel diabete sono ora riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale”.

“La ricerca ha ancora molta strada da fare perché le nostre nuove conoscenze si traducano in realtà terapeutiche per i pazienti ed abbiamo bisogno del supporto delle Istituzioni e degli enti finanziatori, oltre che della comunità scientifica.

Un ringraziamento particolare va al prof. Angelo Avogaro, mio mentore ed attuale direttore della Diabetologia di Padova, che mi ha indirizzato in questo ambito di ricerca e mi ha supportato fin qui”, conclude il prof. Fadini.

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