Il 27 e il 28 settembre, è in programma “Stroke: to cure and to care”, meeting italo-israeliano dedicato all’ictus, la principale causa di disabilità acquisita nell’adulto nel mondo. Promotori dell’evento sono Telbios e Officine Ortopediche Rizzoli
Milano, 24 settembre 2016 – Saranno due intense giornate di lavoro e confronto, quelle organizzate nell’ambito della collaborazione scientifica tra Italia e Israele, al Centro di Riabilitazione Ospedale Valduce Villa Beretta a Costa Masnaga (LC) da Telbios e Officine Ortopediche Rizzoli.
Martedì 27 e mercoledì 28 settembre è in programma “Stroke: to cure and to care” il convegno in cui i principali esperti del settore approfondiranno le scoperte più recenti nella cura e prevenzione dell’ictus: dalle stroke unit alla telemedicina, facendo il punto tra scientificità e sostenibilità del modello sanitario.
Il confronto fra sistemi sanitari eccellenti, con forti similarità organizzative, quali quelli di Italia e Israele, unito alla possibilità di comparare campioni di popolazione ampi, aiuteranno a proporre protocolli sanitari sempre più condivisibili e replicabili.
“A fronte di un grande impatto sanitario e sociale dello stroke, in Italia, così come nel resto del mondo, rimangono lacunose le informazioni riguardanti la ripresa e la riabilitazione. L’obiettivo del convegno è quello di creare un protocollo comune che vuole essere la base di un percorso volto a costruire una strategia di conoscenza condivisa”, spiega il dott. Franco Molteni, direttore Unità Operativa Complessa Medicina Riabilitativa di Villa Beretta.
In un quadro di costante evoluzione e pragmatico approccio sanitario la telemedicina, nelle sue varie estrinsecazioni (telemonitoraggio, videoconsulto in telepresenza, teleriabilitazione), gioca un ruolo sempre più importante sia nella fase acuta, sia in quella riabilitativa. La sfida in campo è giocarlo in futuro nella fase domiciliare post ospedaliera o nelle situazioni di residenzialità protetta, dando concretezza alla indispensabile valorizzazione della componente sociale quale attore fondamentale del processo di cura.
“La tecnologia oggi permette la condivisione simultanea della valutazione clinica del paziente tra due o più medici che non sono nella stessa struttura, fondamentale nella fase di diagnosi, ancora più importante in quella dello stroke, dove il timing è fondamentale. La nostra R&D si sta muovendo proprio in questo ambito per cercare di trovare nuove soluzioni tecnologiche volte a facilitare sia la diagnosi e la cura immediata, sia la riabilitazione, nel pieno rispetto dell’interesse del paziente”, commenta Alessandro Maggi, direttore generale di Officine Ortopediche Rizzoli.
“Il nostro obiettivo è sempre duplice: quanto più rapida è l’evoluzione della conoscenza medica e della tecnologia, tanto più stringente deve essere la valutazione puntuale e globale delle procedure e dei processi sanitari in termini di costo-beneficio” aggiunge Franco Bruno, direttore generale di Telbios”.
fonte: ufficio stampa