Il collirio non è reperibile nelle farmacie italiane e il “S. Anna” lo trova in Vaticano
Ferrara, 28 maggio 2015 – Alcuni giorni fa la Farmacia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara (diretta dalla dott.ssa Paola Scanavacca), ha ricevuto la richiesta da parte del Reparto di Oculistica (diretto dal prof. Paolo Perri) per un raro medicinale non reperibile sul territorio italiano. Si trattava di un collirio, necessario per la terapia urgente di un paziente affetto da una non comune patologia infettiva, che poneva a forte rischio l’integrità dell’occhio.
Dopo lunghe ricerche – coordinate dal dott. Stefano Bianchi della Farmacia – presso i fornitori esteri ed altri ospedali in tutta Italia da cui era emersa l’impossibilità di procurare il medicinale, il “S. Anna” lo ha reperito nella quantità sufficiente presso la Farmacia dello Stato Vaticano.
Il Servizio di Cona ha attivato una rete di contatti e si è subito adoperato per poter ottenere il farmaco nel minor tempo possibile. Per riuscire nell’intento di portare il medicinale a Ferrara sono stati coinvolti la Centrale Operativa dell’Emergenza Sanitaria, la Polizia Stradale di Ferrara, la Prefettura di Roma, l’ispettorato della Polizia di Stato del Vaticano, la centrale operativa di Trenitalia e la Polizia Ferroviaria di Bologna.
Attraverso un susseguirsi di telefonate e contatti con la Prefettura di Roma è stata valutata la possibilità di coinvolgere Trenitalia per poter far arrivare il farmaco a Bologna e poi organizzare la consegna all’Ospedale “S. Anna” di Ferrara.
Considerando l’urgenza, l’Ispettorato della Polizia di Stato del Vaticano ha attivato una staffetta motociclistica per consegnare il farmaco alla Stazione Termini entro le prime ore del pomeriggio; il medicinale è stato così preso in carico dal capo treno e successivamente consegnato due ore dopo tramite la Polizia Ferroviaria di Bologna al personale dell’Azienda Ospedaliera che ha provveduto alla successiva consegna all’Oculistica.
Alla somministrazione del collirio è seguito un miglioramento del paziente le cui condizioni di salute sono attualmente stabili.
fonte: ufficio stampa