Sovraffollamento PS, modello di continuità assistenziale sperimentato con successo al San Donato di Arezzo

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Arezzo, 15 febbraio 2019 – Sono stati oltre 600 i pazienti che hanno trovato risposta nell’ambulatorio della Continuità Assistenziale (ex guardia medica) istituito in forma sperimentale al San Donato di Arezzo lo scorso ottobre. Un ambulatorio a cui gli utenti accedono nei casi di codici minori, evitando di affollare il Pronto Soccorso ed ottenendo una risposta più veloce.

L’ambulatorio è attivo solo nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi cioè quando il medico di base non lavora (come avviene per le altre sedi della ex guardia medica).

“L’ambulatorio si è dimostrato un valido aiuto in questi mesi. Ricordo che è destinato alla presa in carico di persone con patologie inquadrabili con i vecchi codici colore bianco ed azzurro – spiega Giovanni Iannelli, direttore del Pronto Soccorso – I pazienti vengono indirizzati da operatori presenti nell’area del Triage. Non viene fatta accettazione al Triage ma, seguendo una striscia colorata sul pavimento a partire dall’ingresso del Pronto Soccorso, il cittadino può raggiungere l’ambulatorio”.

Per esami più complessi o per situazioni più importanti, è ovviamente previsto il rientro in Pronto Soccorso tramite Triage. In questo periodo, il passaggio dall’ambulatorio al PS ha interessato solo poche decine di utenti, segno che la presa in carico è stata appropriata e sufficiente per quel tipo di casistica.

“Sulla base dell’esperienza di questi mesi – conclude Anna Canaccini, direttore del Dipartimento del Territorio – verranno fatte tutte le analisi dei dati per arrivare a stabilizzare un modello che ha dimostrato di funzionare”.

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