Roma, 10 dicembre 2020 – “Apprendiamo con sorpresa – commenta Anaao Giovani – che il Ministero dell’Università ha richiesto alla Conferenza dei Presidi della Facoltà di Medicina e Chirurgia l’impiego, al di fuori delle reti formative già difficilmente instaurate, degli specializzandi nelle attività di somministrazione dei vaccini anti SARS-CoV-2”.
“Ma qual è allora, ci chiediamo, il ruolo degli specializzandi? Precisato che non fanno parte del Sistema Sanitario Regionale o Nazionale, si vedono protagonisti di un’asta al ribasso per accaparrarsi le loro prestazioni, che invece, a quanto pare, risultano indispensabili agli stessi sistemi sanitari”.
“Risulta singolare che resti prioritario l’impiego degli specializzandi come tappabuchi di un progetto sanitario inesistente e una pessima programmazione. I giovani colleghi si stanno facendo carico di responsabilità politiche e istituzionali senza alcuna colpa”.
Per contrastare lo sfruttamento dei giovani colleghi, Anaao Giovani chiede:
- chiarimento e risoluzione delle incompatibilità, finora applicate a vantaggio esclusivo dell’Università;
- ridiscussione dei termini contrattuali in direzione di un contratto di formazione-lavoro;
- rivisitazione di paradigma formativo ormai superato.
“Mascherare il passaggio da attività formativa retribuita in credito formativo universitario – conclude Anaao Giovani – è un vile atto offensivo nei confronti della dignità professionale di medici laureati ed abilitati all’esercizio della loro sacrosanta professione”.