Soluzioni innovative contro la crisi climatica: come robot e animali possono salvare l’ambiente

Pubblicato su Science Robotics un articolo a firma di Thomas Schmickl (University of Graz) e Donato Romano (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa): non è più tempo di controllare e sfidare la natura, ma di proporre strategie in grado di integrare biologia e tecnologia

Pisa, 21 novembre 2024 – L’interazione tra robot e animali può offrire soluzioni innovative alla crisi climatica e ambientale. È questa la tesi proposta da due scienziati europei, Thomas Schmickl, professore presso l’University of Graz, e Donato Romano, ricercatore presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in un articolo pubblicato sulla rivista Science Robotics.

Non è più infatti il tempo di controllare e sfidare la natura: per rispondere ai cambiamenti climatici, alla perdita della biodiversità e a tutte le emergenze ambientali che attanagliano il pianeta, sono necessarie nuovi soluzioni in grado di integrare biologia e tecnologia.

“L’obiettivo è quello di sviluppare simbiosi tra organismi viventi e macchine in grado di generare proprietà collettive emergenti utili per la comprensione della complessità biologica, promuovere una gestione ambientale sostenibile, ispirare soluzioni in ingegneria, e fornire supporto in ambienti estremi” dichiara Donato Romano.

La collaborazione tra robot e animali per salvare il pianeta

Prof. Donato Romano

Nell’articolo pubblicato su Science Robotics, Schmickl e Romano hanno raccolto gli esempi più rilevanti di nuovi sistemi di interazione tra animali e robot sviluppati negli ultimi anni. Il grande vantaggio dell’interazione robot-animale è quello di creare sistemi che sfruttano il comportamento naturale degli animali e le capacità tecnologiche dei robot per affrontare problemi complessi.

I robot possono collaborare con le specie animali per monitorare e proteggere gli ecosistemi, sostenere la biodiversità e migliorare la resilienza ecologica. Collaborando, animali e robot sono in grado di svolgere compiti di cui né l’uno né l’altro sarebbero capaci da soli, come ripristinare habitat, controllare specie invasive o raccogliere dati ambientali in tempo reale in modo non invasivo. Queste sinergie possono inoltre contribuire a gestire risorse naturali in modo sostenibile e a mitigare gli effetti negativi delle attività umane sugli ecosistemi.

L’attività di ricerca del BioRobotic Ecosystems Lab

Donato Romano è responsabile scientifico del BioRobotic Ecosystems Lab, laboratorio di ricerca dell’Istituto di BioRobotica, il cui obiettivo è sviluppare nuove soluzioni di interazione robot-animali per monitorare, proteggere e gestire gli ecosistemi, affrontando le sfide ecologiche in modo innovativo.

Tra i suoi progetti, l’interazione tra api e alveari robot condotta nel progetto europeo ‘SensorBees’ per lo sviluppo di arnie robotiche in grado di supportare la stabilità degli ecosistemi e la protezione degli impollinatori; l’apprendimento sociale negli insetti che possono utilizzare informazioni sociali fornite da robot biomimetici per produrre specifiche risposte comportamentali; il monitoraggio ambientale con sensori biologici che ha permesso lo sviluppo di un sistema collaborativo tra alcuni esemplari di grillo domestico, l’Acheta domesticus, e l’intelligenza artificiale; lo sviluppo di un sistema bioibrido per il monitoraggio acquatico in risposta ai cambiamenti ambientali, all’inquinamento e al riscaldamento globale.

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