Avellino, 3 aprile 2020 – Si chiama “Smart PMA”, coinvolge i più importanti centri sanitari pubblici italiani di Procreazione Medicalmente Assistita, vede l’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino soggetto coordinatore e ha come logo identificativo un’opera realizzata dall’artista irpino Gennaro Vallifuoco. Si tratta di un progetto dedicato ai pazienti affetti da sterilità che, a causa dell’emergenza Coronavirus, rischiano di rallentare o di interrompere il trattamento di cura in corso o di rimanere in lista d’attesa per un tempo indeterminato.
L’idea è nata su iniziativa della Direzione Generale e Sanitaria e dell’Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione dell’Azienda “Moscati”, che hanno realizzato un vero e proprio network tra alcuni dei più grandi centri pubblici di PMA italiani.
Al progetto, aperto a ulteriori adesioni, hanno già deciso di partecipare il Policlinico San Martino e l’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova, il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, l’Ospedale Sandro Pertini di Roma e l’Ospedale di Conversano (Asl Bari).
Le coppie in lista di attesa potranno effettuare, su prenotazione, consultazioni in videochiamata con gli specialisti di riferimento; sarà inoltre, a rotazione, garantita almeno una “finestra informativa” giornaliera, aperta ai pazienti per contatti urgenti, indipendentemente dalla sede presso la quale hanno deciso di farsi curare.
“La sospensione delle attività ambulatoriali e dei trattamenti di Procreazione Assistita in osservanza delle prescrizioni per il contenimento della diffusione dell’infezione Covid -19 – spiega il Responsabile dell’Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione, Cristofaro De Stefano – può determinare un importante disagio per le coppie in cura per la sterilità. Molte donne e uomini sono in lista di attesa da mesi, a volte da anni, per ricevere una giusta diagnosi e un efficace trattamento e l’emergenza Coronavirus rischia di interrompere il loro percorso di cura”.
“In questo periodo di grande emergenza – sottolinea il Direttore Generale dell’Azienda ‘Moscati’, Renato Pizzuti – è di fondamentale importanza riuscire a garantire continuità assistenziale a tutte quelle persone che hanno necessità di proseguire l’iter terapeutico avviato. Si deve fare il possibile, soprattutto in ambito sanitario, per tutelare “le fragilità” e ridurre al minimo le conseguenze negative della pandemia”.