Il presidio di Telefono Azzurro ad Amatrice nel parco giochi della città. La linea 114 Emergenza Infanzia a disposizione per supporto e richieste di aiuto
Roma, 29 agosto 2016 – Hanno perso la casa e i giochi, ma a volte, purtroppo, anche genitori, amici e parenti. Quando si verifica un evento traumatico, come il terremoto che ha scosso il Centro Italia, i bambini sono i soggetti più fragili e vulnerabili da proteggere.
Telefono Azzurro lo sta facendo, dal primo giorno sul campo, attraverso una postazione dove bambini e adolescenti sono accolti da psicologi e volontari specializzati che li accolgono e li assistono in un momento delicato. Ma non solo: l’associazione offre il proprio supporto specializzato anche attraverso la linea 114 Emergenza Infanzia, numero gratuito, attivo 24 ore su 24 e gestito da Telefono Azzurro in collaborazione con il ministero delle Pari opportunità.
Numerose sono le chiamate che la linea sta ricevendo da parte di adulti, in cerca di consigli e di supporto emotivo per i propri bambini a seguito del terremoto, soprattutto in queste ore in cui inizia la fase di presa di coscienza e successiva elaborazione del lutto. Famiglie che hanno vissuto in prima persona l’evento e che chiedono agli operatori consigli su come affrontare le paure e le reazioni, a volte anche molto diverse, dei loro figli. Gli operatori specializzati del 114 Emergenza Infanzia offrono un primo soccorso psicologico e un supporto emotivo, dando consigli e indicazioni e attivando, se la situazione lo richiede, i servizi socio-sanitari del territorio.
Ma cosa possono fare gli adulti per aiutare i bambini a superare il difficile momento del lutto? Ecco alcuni suggerimenti. La perdita di un genitore, di un fratello, di un amico o di un compagno di classe, per un bambino può essere fonte di una grande sofferenza. Spesso gli adulti cercano di celare la realtà della morte agli occhi dei bambini. È un naturale istinto protettivo nei confronti dei più piccoli. Per poter superare il difficile momento del lutto, invece, un bambino ha bisogno di adulti con i quali poter parlare della morte, confrontandosi con loro e sviluppando capacità utili ad affrontarla.
- Siate disponibili in ogni momento, lasciate che parlino della persona scomparsa tutte le volte che ne sentono il bisogno (anche se ascoltarli può essere doloroso); ricordate insieme a loro i momenti belli vissuti con la persona cara: questi sono parte essenziale dell’elaborazione del lutto.
- Aiutate i bambini a raccontare le proprie emozioni, se non con le parole attraverso immagini o storie: spesso non le esprimono perché vedono genitori o altri familiari soffrire e ritengono che non vi sia spazio per il proprio dolore (oppure temono di farli soffrire ulteriormente). È invece importante passare il messaggio “Se ne può parlare”, “Quando vuoi, io sono qui”.
- Ciascuno ha un diverso modo di soffrire e non ce n’è uno ‘giusto’ per affrontare il lutto. Rispettate le emozioni del bambino, accettandole anche se diverse dalle vostre. Evitate di generalizzare, di “interpretare” o di giudicare i suoi sentimenti, dicendogli cosa “dovrebbe provare”.
- Rassicurate i più giovani sulla normalità di sentimenti quali tristezza, senso di colpa, paura di morire o di perdere altri membri della famiglia, rabbia e rifiuto. In alcuni casi, può anche essere utile dire che gli adulti provano sentimenti simili.
- Siate fisicamente vicini e rassicurateli sulla vostra presenza: bambini e adolescenti in momenti come questi hanno bisogno di maggiori attenzioni e spesso di contatto fisico (soprattutto i più piccoli).
- Non mentite e non dite mezze verità circa gli eventi. Date informazioni in un linguaggio comprensibile per il bambino.
- Aiutate il bambino a riprendere le proprie normali attività quotidiane: poter sorridere e giocare insieme a qualcuno favorisce la ripresa.
- Con i bambini più grandi è bene parlare del funerale. Lasciate che il bambino esprima il proprio desiderio o meno di parteciparvi, laddove si decidesse di partecipare fate in modo che abbia accanto una persona fidata, cui vuole bene e che possa monitorare le sue reazioni in ogni momento.
- Qualora siate particolarmente turbati e non vi sentiate in grado di rispondere alle domande del bambino potete chiedere ad un familiare di supportarvi o chiedere aiuto ad un esperto.
Un aiuto subito – Per chiunque volesse offrire il proprio sostegno alla popolazione colpita dal sisma, le sedi territoriali di Telefono Azzurro hanno attivato la raccolta di giochi e materiale didattico da distribuire ai bambini del posto. C’è anche l’opportunità di unirsi come volontari al Team di Emergenza e dare il proprio supporto sul campo. Per scoprire la sede più vicina e informazioni su come diventare volontario si può contattare il numero 800.090.335.
fonte: ufficio stampa