Siria, MSF aiuta a vaccinare 51.000 bambini sfollati ad ovest di Aleppo

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Roma, 10 maggio 2018 – Nelle zone rurali ad ovest di Aleppo, una delle principali destinazioni per gli sfollati interni siriani, Medici Senza Frontiere (MSF) ha effettuato una campagna di vaccinazione di massa in collaborazione con il Gruppo per le Vaccinazioni siriano (SIG) e la Direzione per la salute di Aleppo. In 10 giorni, nel mese di aprile, sono stati vaccinati oltre 51.000 bambini da 119 comunità diverse, contro il morbillo, la rosolia, le malattie da pneumococco e le relative complicanze, come meningite e infezioni respiratorie.

Sono decine di migliaia gli sfollati provenienti da aree assediate come Aleppo Est, Homs, Hama e, recentemente, la Ghouta orientale. Vivono nelle campagne ad ovest di Aleppo in campi profughi formali o improvvisati, senza servizi di base come acqua pulita, cibo e servizi igienici. I servizi sanitari sono insufficienti per i loro bisogni e le persone all’interno dei campi, in particolare i bambini, sono più vulnerabili verso malattie infettive come la meningite, il morbillo e la polmonite.

Le équipe di MSF si concentrano sulle vaccinazioni per aiutare a ridurre la diffusione di malattie prevenibili. “La vaccinazione è un modo efficace per prevenire le malattie infettive ed è particolarmente importante in aree come la Siria, dove il sistema sanitario è stato distrutto – spiega Maria Aparecida Rodriguez Rado, coordinatore medico di MSF nel nord della Siria – Dopo molti anni di conflitto, ci sono bambini senza alcuna copertura vaccinale che rischiano di contrarre diverse malattie e c’è il rischio che possa diffondersi un’epidemia”.

Il conflitto in corso ha posto diverse sfide al lavoro delle équipe di MSF. “Per raggiungere alcune aree abbiamo dovuto utilizzare le motociclette al posto delle auto per aggirare strade chiuse a causa delle violenze”, spiega Moa’az Diab, responsabile per la logistica di MSF nella regione.

MSF lavora nelle zone rurali ad ovest di Aleppo dal 2012, supportando le strutture sanitarie locali in diverse modalità. MSF ha anche fornito un supporto di emergenza alle successive ondate di sfollati in fuga da varie aree all’interno della Siria.

“Stiamo raddoppiando i nostri sforzi per garantire che tutti i bambini nelle zone rurali ad ovest di Aleppo siano coperti. La vaccinazione è uno degli obiettivi più importanti della nostra azione di assistenza medica per le persone sfollate in Siria”, dichiara Angela Martinez Gamero, referente medico di MSF.

Nel nord della Siria, MSF gestisce direttamente cinque strutture sanitarie e tre cliniche mobili ed è partner di altre cinque strutture. Oggi l’organizzazione fornisce supporto da remoto a circa 25 strutture sanitarie in tutto il Paese, in aree in cui le équipe non possono essere presenti in modo permanente.

Le attività di MSF in Siria non comprendono le aree controllate dal gruppo dello Stato Islamico perché i loro leader non hanno offerto garanzie sulla sicurezza e l’imparzialità, né MSF può lavorare nelle aree controllate dal governo perché le ripetute richieste di autorizzazione da parte di MSF a oggi non sono state accolte. Per garantire la propria totale indipendenza dalle pressioni politiche, MSF non riceve alcun finanziamento governativo per le proprie attività in Siria.

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