Sindrome di Sotos o gigantismo infantile, una ricerca riaccende le speranze di cura

Milano, 17 febbraio 2021 – L’Associazione A.S.S.I. Gulliver, in collaborazione con il prof. Domenico Coviello dell’Istituto Scientifico Giannina Gaslini di Genova e il prof. Antonello Mallamaci dell’Istituto S.I.S.S.A. di Trieste e con il contributo della Fondazione di Sardegna, sta lavorando a una ricerca scientifica innovativa sulla Sindrome di Sotos, meglio conosciuta come gigantismo infantile.

La ricerca prende il nome di “Scacco al Re”, dal noto pedagogista italiano Franco Frabboni, e si propone di individuare una terapia genica attraverso l’individuazione di piccoli RNA attivatori della trascrizione del gene NSD1 che sarebbero in grado di sopperire al difetto di espressione tipico nei pazienti con Sindrome di Sotos, stimolando il gene sano. Lo studio utilizza campioni biologici di pazienti con Sindrome di Sotos conservati nella Biobanca di Assi Gulliver all’Istituto Gaslini.

“Come associazione e come genitori siamo davvero contenti di essere finalmente riusciti a intraprendere una ricerca scientifica così importante sulla Sindrome di Sotos e voglio ringraziare per questo la Fondazione di Sardegna che ha creduto nel nostro progetto contribuendo con il suo sostegno finanziario.”, dichiara Silvia Cerbarano, Presidente di Associazione A.S.S.I. Gulliver.

Il progetto non prevede di ‘aggiustare’ la copia di NSD1 non funzionante, ma si propone di stimolare l’espressione della copia sana del gene, con l’intento che la quantità di proteina NSD1 prodotta possa influenzare positivamente gli aspetti soprattutto cognitivi delle persone con Sindrome di Sotos.

L’Associazione A.S.S.I. Gulliver è da 8 anni al fianco delle famiglie di pazienti affetti dalla Sindrome di Sotos, una malattia che colpisce circa 1 bambino su circa 14.000 nati ed è causa di disabilità intellettiva, epilessia, ipotonia, accrescimento eccessivo, malformazioni degli organi interni, scoliosi e tratti peculiari del volto.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...