Data la rarità della malattia, la diagnosi e la gestione di questa patologia risultano difficili, e in Italia, così come in Europa, sono pochi i centri di riferimento in grado di farsi carico di questi pazienti
Firenze, 15 maggio 2023 – Sono state recentemente pubblicate sulla rivista Nature Reviews Rheumatology, una delle più prestigiose riviste scientifiche in ambito medico, le prime linee guida europee sulla diagnosi e il trattamento della Granulomatosi Eosinofila con Poliangioite (EGPA), nota anche come sindrome di Churg-Strauss. I coordinatori di questo sforzo collaborativo a livello europeo sono Giacomo Emmi, professore associato di Medicina Interna dell’Università degli Studi di Firenze, e Augusto Vaglio, professore associato di Nefrologia presso lo stesso Ateneo.
La EGPA è una malattia rara autoimmune classificata tra le vasculiti sistemiche, ovvero patologie caratterizzate da un processo infiammatorio dei vasi sanguigni. I pazienti affetti da questa patologia presentano tipicamente una storia di asma bronchiale e rinosinusite, accompagnati dall’incremento a livello ematico di alcuni globuli bianchi, noti come eosinofili. A queste manifestazioni, possono associarsi differenti coinvolgimenti di organi come il cuore, il sistema nervoso, i reni, la cute.
Data la rarità della malattia, la diagnosi e la gestione di questa patologia risultano difficili, e in Italia, così come in Europa, sono pochi i centri di riferimento in grado di farsi carico di questi pazienti. Oggi sono però disponibili nuovi approcci terapeutici, in grado di modificare la storia naturale di questa patologia rara.
Lo scopo di queste linee guida, le prime e uniche ad oggi esclusivamente dedicate alla EGPA, è quello di fornire una indicazione a livello europeo per la diagnosi, la gestione clinica e il trattamento di una patologia complessa, il cui ritardo diagnostico risulta ancora oggi talvolta di anni.
Questo documento si inscrive in un progetto più ampio, che coinvolge a livello europeo i maggiori centri di cura e ricerca sulla EGPA, che insieme costituiscono l’European EGPA Study Group (https://eestudygroup.com/), coordinato dagli stessi Giacomo Emmi e Augusto Vaglio, assieme al prof. Benjamin Terrier di Parigi. Questa collaborazione ha consentito negli ultimi anni di condurre non solo importanti studi clinici sulla malattia, ma anche di sviluppare le raccomandazioni da poco pubblicate.