Le dichiarazioni del prof. Alberto Delitala, presidente della Società Italiana di Neurochirurgia
Roma, 22 ottobre 2015 – “Tumore si tumore no. Dalla vicenda mediatica di questi giorni ne esce qualche dubbio sull’attendibilità di alcuni scoop, sul rispetto della riservatezza della persona e non ultima sull’attività in Italia di medici extraeuropei. Ci auguriamo che la salute del Pontefice sia a prova di “gufo”; certo è che nella narrazione più o meno fantasiosa gli elementi favolistici ci sono tutti, non ultimo il neurochirurgo giapponese “luminare” che scende dal cielo e viene a fare il consulto dal Papa.Forse la gente non crederà che il Pontefice, così attivo e volitivo, abbia un tumore al cervello; ma il messaggio subliminale che rimane è “perfino lui che va a comprarsi gli occhiali dietro l’angolo, fa venire il luminare dall’estero!”. Questo è l’unico vero messaggio negativo, foriero di sfiducia e di viaggi della speranza; in Toscana o in Campania, quando va bene (o quando va male!), in USA o in Giappone quando il budget è superiore.
Takanori Fukushima è un neurochirurgo eccellente, non più né meno di molti eccellenti neurochirurghi italiani ed europei, al sud come al nord. Molti hanno frequentato i suoi corsi di dissezione su cadavere, in più riprese ha tenuto letture nei nostri congressi; e viceversa molti italiani ed europei sono richiesti per conferenze all’estero, Giappone compreso.
Ma gli europei non possono esercitare la professione negli USA o in Giappone, se non in seguito ad una lunga e complessa certificazione, così come Fukushima e co. non possono operare in Italia. Possono solo venire per conferenze o per consulenze; ed ecco allora che spuntano colleghi italiani, talvolta esperti talvolta meno, che si prestano a fare da “importatori” italiani dello Straniero, firmando – speriamo – in piena buona fede un intervento in cui la partecipazione del “luminare” rimane nell’ambiguità.
La Magistratura di Salerno ha aperto uno squarcio su questa situazione: opera l’italiano con il “controllo” giap o opera il giapponese chiamato dall’italiano? Con o senza “rimborso spese”? Questo il cittadino lo deve sapere, per trasparenza e legalità; e per ristabilire il giusto valore dei neurochirurghi italiani, che si occupano più della quotidiana buona sanità che delle macchine sportive”.
Alberto Delitala, presidente della SiNch – Società Italiana di Neurochirurgia
fonte: ufficio stampa