Torino, 25 novembre 2020 – Oggi è stato presentato alla stampa il programma della XV edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, l’evento promosso dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatrici e ricercatori, atenei e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.
A Torino, dal 26 al 28 novembre ricercatrici e ricercatori incontreranno il pubblico online, negli spazi virtuali che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi, con conferenze, panel, spettacoli, laboratori, esperimenti, maratone, quiz e giochi. In questa situazione straordinaria di emergenza sanitaria infatti, Torino ha accolto l’invito a fare la sua parte disegnando un evento responsabile.
In conferenza stampa sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Matteo Bagnasco, Responsabile Obiettivo Cultura Fondazione Compagnia di San Paolo e Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino. L’incontro è stato moderato dalla Prof.ssa Maria Lodovica Gullino, Vice-Rettrice per la valorizzazione del patrimonio umano e culturale dell’Università di Torino.
Il programma è stato presentato da Alessia Dino del Coordinamento Sharper Torino, Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement dell’Università di Torino. In rappresentanza del gruppo di ricercatori Ambassador della Notte torinese sono intervenute Silvia De Francia (Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino) e Francesca Vipiana (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino).
Le ricercatrici e ricercatori coinvolti nella manifestazione sono oltre 500 per 7 giorni di programmazione, 80 ore di live streaming, 25 ore di video on demand, 200 ore di live chat e 300 classi coinvolte per 85 proposte di attività per le scuole. Il ruolo che la ricerca sta svolgendo nella crisi globale in corso e nei molti settori messi in evidenza nei 17 obiettivi per la sostenibilità lanciati dall’ONU nel 2015 e inseriti nell’Agenda 2030 è cruciale.
La nuova Notte Europea della Ricercatrici e dei Ricercatori sarà inoltre uno strumento di educazione. Una programmazione specifica è stata pensata per le scuole primarie e secondarie, con giochi, quiz, esperimenti, conferenze e dibattiti proposti dalle ricercatrici e dai ricercatori dell’Università e del Politecnico di Torino, dei Centri di ricerca del territorio e dei Musei cittadini.
Al grande pubblico sono dedicati format di informazione e intrattenimento ideati per l’occasione in collaborazione con artisti/e e professionisti/e della divulgazione scientifica. È previsto anche un gioco a premi – La Notte dei Goal – che invita il pubblico a mettersi alla prova sui temi dell’Agenda 2030.
“Ci apprestiamo a vivere una Notte Europea dei Ricercatori molto speciale: peculiare per la modalità di svolgimento e con un grande valenza pubblica – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – La pandemia in corso ha ribadito all’opinione pubblica quanto la ricerca sia fondamentale per garantire la quotidianità e lo stile di vita verso i quali abbiamo sviluppato radicate abitudini. La ricerca di soluzioni a questo momento critico ha messo in evidenza come tutta la ricerca, come tutte le discipline abbiano un ruolo determinante in questa direzione, specialmente quando si integrano e dialogano tra di loro. Questa Notte Europea dei Ricercatori, quindi, si svolge in un contesto di particolare attenzione al ruolo sociale della scienza, delle conoscenze e delle competenze. Soprattutto un contesto nel quale si attribuisce alla scoperta un valore inestimabile. Proprio questa rinnovata attenzione ai saperi scientifici ci responsabilizza più di prima nel comunicare ai cittadini le attività dei gruppi di ricerca e tanto eccellente lavoro appassionato nei laboratori universitari. C’è un valore anche educativo della divulgazione scientifica che deve essere riconosciuto come un nostro obiettivo primario. Perché la scienza offre una prospettiva ideale a chi abbia voglia di guardare al futuro”.
“Questa edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori – aggiunge Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino – rappresenta uno sforzo mai compiuto prima per avvicinare il pubblico – soprattutto i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado – alla scienza, ai suoi obiettivi e ai suoi valori. Uno sforzo che rappresenta la volontà di superare la distanza fisica e l’isolamento sociale che questa pandemia ci obbliga a mantenere per continuare a trasmettere la fiducia nel futuro e l’importanza di lavorare insieme ad un progresso più sostenibile, requisito imprescindibile per qualsiasi ricercatore”.
La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020 è stata organizzata dall’Università e dal Politecnico di Torino con Università di Scienze Gastronomiche, INFN-Sezione di Torino, ISTAT, INRIM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, CNR-IPSP – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante; in collaborazione con Salone Internazionale del Libro, Abbonamento Torino Musei e Torino Città Metropolitana; con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte.
L’evento si svolge nell’ambito del progetto nazionale Sharper – SHAring Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities, finanziato dalla Commissione Europea all’interno del Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020.